giovedì 31 gennaio 2013

TISSA BALASURIYA ORA E' TRA LE BRACCIA DI DIO

Tissa Balasuriya è in Paradiso

TISSA BALASURIYA: TEÓLOGO DEL DIÁLOGO INTERRELIGIOSO

Juan José Tamayo

(EL PAÍS, 22 de enero de 2013)

            El pasado 17 de de enero se apagaba en Colombo la voz de Tissa Balasuriya, nacido en 1924 en Kahatagasdigiliya (Sri Lanka), tras un largo recorrido vital, intelectual y académico por todos los continentes y por los diferentes campos del saber. Era uno de los teólogos católicos más prestigiosos del continente asiático. Gozaba de una excelente formación interdisciplinar, que le permitía hablar con autoridad sobre economía, ecología, teología, sociología, filosofía, etc. Su primera titulación fue en Economía en 1945, que completó con un postgrado en Economía Agrícola en la universidad de Oxford. En la Universidad Gregoriana de Roma obtuvo dos licenciaturas: en Filosofía y Teología, que posteriormente amplió en el Instituto Católico de París y en la Facultad de Sociología de París. Pertenecía a los Oblatos de María Inmaculada.                

En la década de los setenta creó el Centro para la Sociedad y la Religión, lugar de formación y debate de prestigiosos políticos, académicos y estudiantes de las diferentes tendencias ideológicas sobre los problemas económicos, sociales, políticos y religiosos a escala nacional e internacional. Por esos mismos años fundó con otros colegas la Asociación Ecuménica de Teólogas y Teólogos del Tercer Mundo, que agrupa a figuras relevantes de la teología de la liberación de Asia, África y América Latina.

            Su teología se ubica en el horizonte de las tradiciones culturales y religiosas asiáticas en  diálogo fecundo y mutuamente interpelante con el cristianismo, religión minoritaria en Asia. Es una teología que cuestiona la universalidad de la teología  occidental, libera el discurso religioso del colonialismo cultural y lo reubica en el contexto del pluriverso religioso. El resultado de dicha inversión hermenéutica es una reflexión teológica no dogmática, pluralista, en diálogo interreligioso e intercultural y crítica del neoliberalismo.

Una de sus obras más emblemáticas es María y la liberación humana, donde reformula algunos de los dogmas sobre María de Nazaret, como la virginidad y la maternidad divina, cuestiona la doctrina del pecado original, subraya el carácter revolucionario del Magnificat y presenta a la madre de Jesús como la mujer fuerte que acompaña a su hijo hasta el momento de su ejecución. El libro debe leerse en el contexto en el que se escribió: el continente asiático multirreligioso, multicultural y multiétnico, caracterizado por la injusticia estructural y la múltiple conflictividad. El Vaticano lo consideró plagado de errores, lo condenó y obligó al teólogo a firmar la siguiente profesión de fe sexista: "Reconozco que Cristo, al llamar solo a hombres como apóstoles suyos, no se guió por motivos sociológicos y culturales propios de su tiempo, sino que actuó de forma totalmente libre y soberana. Por eso, acepto y creo firmemente que la Iglesia no tiene la facultad de conferir la ordenación sacerdotal a las mujeres".

Balasuriya se negó a firmarla y el cardenal Ratzinger, entonces prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe, le notificó la excomunión ratificada por el papa.  La excomunión debió pesar mucho sobre la conciencia de ambos mandatarios del Vaticano, ya que posteriormente le fue levantada, no sin antes exigirle que en adelante sometiera sus textos a la censura eclesiástica. Balasuriya no admitió los errores de los que se le acusaba y siguió interviniendo en numerosos foros de teología de la liberación, como el celebrado en Porto Alegre de 2005, donde le conocí personalmente.

Para evitar comportamientos autoritarios similares en el futuro y sufrimientos innecesarios en las personas  injustamente condenadas,  la alternativa a la excomunión no es otra que el diálogo intra- e interreligioso, como proponía Raimon Panikkar, pionero de la teología y de la filosofía  interculturales. Ese es el mejor legado que nos deja el teólogo de Sri Lanka, ahora fallecido.

Juan José Tamayo es profesor de la Universidad Carlos III de Madrid. Sus últimas obras son Otra teología es posible (Herder, 2012, 2ª ed.) e Invitación a la utopía. Ensayo histórico para tiempos de crisis (Trotta, 2012).




Migliaia di islamici attaccano un villaggio cristiano

La polizia egiziana è dovuta intervenire per fermare centinaia di musulmani che hanno cercato di assaltare una chiesa, dopo che un uomo di fede cristiana copta era stato accusato di aver abusato sessualmente di una bambina musulmana di sei anni. L'episodio è avvenuto nella città di Gena, dove la folla ha anche dato fuoco a due negozi di proprietà di copti. Gli agenti sono ricorsi ai gas lacrimogeni per disperderli. La polizia ha arrestato l'uomo accusato degli abusi e poi scagionato e 10 musulmani che hanno preso parte ai disordini. I copti, che in Egitto sono circa il 10% della popolazione, hanno subito molti attacchi dopo la caduta di Mubarak.

Abruzzo, niente licenza al centro buddista.

TERAMO - «Fosse stata una chiesa sarebbe stato diverso. Questi invece sono buddisti. Mi spiega qual è l' interesse pubblico?». Così dice Enzo De Rosa, sindaco di centrodestra del Comune di Castelli, paese di 1.200 abitanti alle pendici del Gran Sasso, all' indomani della decisione di sospendere a una comunità buddista il permesso a costruire un centro spirituale. È tutto scritto nella raccomandata che il primo cittadino ha inviato alla fondazione Avolokita per comunicare lo stop dei lavori. «Il progetto sociale e religioso collegato alla spiritualità buddista è completamente estraneo alla cultura, alle radici e agli abitanti del Comune di Castelli» si legge. «E aver vincolato un' area storicamente agricola e percepita come bene collettivo a esigenze personali di una comunità ristretta come quella buddista, che non ha alcun legame storico con il territorio, non appare coerente con i principi della mia amministrazione». «Non è un caso di discriminazione - afferma il sindaco- Loro avevano ottenuto una deroga Ma a mio avviso quella struttura non svolge un servizio di interesse generale. Punto».

(Repubblica 15 gennaio, Giuseppe Caporale)

GRUPPO BIBLICO ZONALE

E' sempre una sorpresa. A volte il dialogo si prolunga e il gruppo si trasforma in un caldo laboratorio, in uno scambio profondo di esperienze, di confronti, di interrogativi…
Giulia mi ha riportato a casa: erano le ore 0,35 del giovedì. Quando mezz'ora dopo ho spento la luce ormai al caldo del mio letto, non ho potuto che ringraziare ancora una volta il Dio della vita con emozione. Dunque la ricerca di una fede consapevole scalda i cuori, appassiona, punge, stimola, responsabilizza… Vedere dei ragazzi e delle ragazze, dai 19 ai 30 anni, appassionarsi al messaggio delle Scritture mi sembra un dono straordinario. Questo gruppo che accompagno è per me un grande aiuto nel mio cammino di fede. Arrivederci a mercoledì 20 febbraio.
Franco Barbero

Ricchi sempre più ricchi

ROMA - Cento persone la cui fortuna vale quanto il Pil italiano. Ogni giorno guadagnano o perdono cifre a sei zeri. Ma nel 2012, complice la ripresa delle Borse, hanno soprattutto accumulato. Sono 241 miliardi di dollari, in euro circa 180, quelli che i Paperoni mondiali hanno aggiunto nell'anno appena concluso ai propri patrimoni. Arrivati alla mirabolante quota di 1.900 miliardi di dollari. Così il Bloomberg Billionaires Index, classifica dei 100 uomini più ricchi al mondo, ha fotografato la situazione di fine 2012. Con molte conferme, come Carlos Slim e Bill Gates ai primi due posti. E una novità al terzo, dove lo spagnolo Amancio Ortega, Mr. Zara, supera Warren Buffett.
Mentre Michele Ferrero, 24esimo, resta il primo italiano.
Almeno sui mercati finanziari, il 2012 è stato anno di ripresa. E il patrimonio dei cento ricchissimi si basa sulle azioni. Così Carlos Slim, magnate messicano della telefonia, ha visto salire le proprie disponibilità di 13,4 miliardi dollari, il 21,6%. Totale: 75,2 miliardi, è il più facoltoso del pianeta. Lo segue il fondatore di Microsoft Bill Gates, a quota 62,7 miliardi (+12,6%). L'incremento maggiore però è per Amancio Ortega. Il portafoglio del patron della catena di abbigliamento Zara è cresciuto del 63%, 22 miliardi, per un totale di 57,5. Tanto da strappare il terzo posto in classifica al decano degli investimenti Buffett. L'82enne americano è grande sponsor di Obama nel chiedere più tasse per i ricchi, al 31 dicembre la sua fortuna era di 47,9 miliardi. Poco più dei 43 di Ingvar Kamprad, 86enne padre di Ikea, quinto. Per trovare il primo italiano bisogna scendere fino alla 24esima piazza: è di Michele Ferrero, patrimonio di 22 miliardi di dollari. Mentre i 14,2 di Leonardo Del Vecchio valgono il 54esimo posto.
Tra i cento miliardari, solo 16 hanno chiuso un 2012 al ribasso. Il più doloroso, 10 miliardi, è del brasiliano Eíke Batista, re delle materie prime. «Sarò il più ricco entro il 2015», aveva promesso. E lacrime, valore 5,2 miliardi, le piange anche Mark Zuckerberg, che paga il crollo di Facebook in Borsa. A 28 anni, più giovane del gruppo, ha tempo per recuperare. Gli restano comunque 12,3 miliardi di dollari.
(Repubblica 3 gennaio)
«Penso ... che in questa fase l'Europa sia costretta da una ventina di lacci in un quadro rigido all'interno del quale non riesce a respirare. [...] L'Europa, che ha concepito di sana pianta le ideologie che oggi dominano il mondo, che oggi le vede voltarsi contro di essa, essendosi incarnate in paesi più grandi e più potenti industrialmente, quest'Europa, che ha avuto il potere, e la forza di teorizzare tali ideologie, allo stesso modo può trovare la forza di concepire i concetti che permetteranno di controllare o equilibrare queste ideologie. Semplicemente ha bisogno di respiro, di grazia, di modi di pensare che non siano provinciali, nel senso che abbiamo estrema difficoltà ad avere abbastanza contatti e conoscenze, a contaminare quanto basta le nostre idee affinché si fecondino mutualmente i valori erranti, che sono isolati nei nostri rispettivi paesi.
[…] Bisogna lottare, per riuscire a superare gli ostacoli e fare l'Europa, l'Europa finalmente, dove Parigi, Atene, Roma, Berlino, saranno i centri nervosi di un impero di mezzo, oserei dire, che in un certo qual modo potrà svolgere il suo ruolo, nella storia di domani».

(Albert Camus,
Il futuro della civiltà europea, 1955)

mercoledì 30 gennaio 2013

L'ALLEANZA BERLUSCONI - INGROIA

Ormai è manifesto, chiaro come il sole. Berlusconi più che nei "Fratelli d'Italia" spera in un ampio successo della lista Ingroia. Il suo vero alleato, in questa campagna elettorale, è la lista Ingroia, che in alcune regioni può essere determinante. E' incredibile: con un misto di arroganza e di incompetenza sul terreno politico, si è montato la testa e non è in grado di valutare la realtà politica. Fare proclami non è fare politica.

MONTI: UNA MONTAGNA DI PROMESSE

È scatenato. Ormai è un propagandista: toglie le tasse, abbassa l’IMU e promette a tutti un futuro in cui ci sarà più equità. Ma sono pochi a credergli. Ha perso il senso della misura e della modestia
La Banca è un posto dove ti prestano l'ombrello quando c'è bel tempo e te lo chiedono indietro quando inizia a piovere
Mark Twain
Gruppo Solidarietà (a cura di), Persone con disabilità. Percorsi di inclusione, prefazione di Andrea Canevaro, Castelplanio 2012, p. 112, euro 12.00.

L'educazione inclusiva vuole innovare riferendosi a un individuo sociale. Innovare perché tutto è cambiato dal trionfo, da una narrazione che ha cancellato la società imponendo l'individuo. Questa narrazione riguarda la scuola (i genitori assediano il singolo insegnante per essere sicuri che il proprio erede abbia tutto il programma completo e senza ostacoli dati da agenti atmosferici che costringono a stare a casa qualche giorno per neve e ghiaccio, come dovuti alla presenza di chi ha bisogni speciali ... ), il lavoro (inutile invocare il mondo del lavoro di anni fa. Il lavoro è fatto di contratti individuali che non alimentano solidarietà ma competizioni individuali, progetti individuali, ecc.), i servizi (raggiungere la risposta attraverso amicizie, spettacolarizzazioni della propria condizione attraverso giornali e mezzi televisivi, in un crescendo che va dal giornale locale alla trasmissione televisiva su un canale nazionale ... ). L'educazione inclusiva deve attingere dal passato, compresa la sua origine dovuta ad un amore ancillare. Ma deve innovare senza nostalgie di un passato che non tornerà. Ha il dovere di essere appassionata di futuro, incontrando e lavorando con tutti coloro che sono appassionati di futuro. Questo vuol dire progetto. Nel progettare, l'autodeterminazione del singolo sta nel l'autodeterminazione dello stesso progetto. L'integrazione, nella prospettiva inclusiva, non vuole conservare nel presente chi ha Bisogni Speciali. Vuole che sia nel futuro comune (Dalla introduzione di Andrea Canevaro).

Contributi di: Andrea Canevaro, Lucio Cottini, Fausto Giancaterina, Alain Goussot, Marisa Faloppa, Giampiero Griffo, Vanna Iori, Vittorio Ondedei, Mario Paolini, Antonio Saccardo.
(L'Unità 26 gennaio)

L’EX PREMIER VA ISOLATO IN ITALIA E IN EUROPA

 

Libertà e giustizia invita il Parlamento italiano e quello europeo a isolare Silvio Berlusconi, dopo le frasi delle su Mussolini e sul suo "unico" errore, le leggi razziali. "Non c'è posto in un'Italia già tanto ferita dall'ingiustizia sociale per chi predica l'attualità del regime fascista oppressore di ogni libertà e generatore di lutti", si legge nel comunicato. "Chi fosse tentato a fare accordi con la destra di Berlusconi per stravolgere la nostra Costituzione, nata dalla lotta di Liberazione, non avrà il nostro voto".

GIORNATA COMUNITARIA

La giornata comunitaria della "comunità nascente" di Torino si svolgerà domenica 24 dalle 10,30 (il locale apre alle ore 10) fino alle 15,30: accoglienza, celebrazione eucaristica e battesimo, pranzo di festa, programmazione in Via Principe Tommaso, 4.

Cercare per vivere e adorare

Anche la vita, non solo Dio, è mistero. Proprio l'esistenza quotidiana mi ha progressivamente aperto questa "sconvolgente" finestra. Ma è proprio questa dimensione che ha generato e rigenerato in me uno smarrimento fecondo. Esso ha accresciuto in me il senso della ineludibilità parzialità e "leggerezza" della nostre ricerche. Esse non mirano a creare contenitori di verità, a generare una nuova ortodossia, ma si prefiggono di aprire tormentosamente a amorosamente dei varchi verso la meraviglia dell'approssimarsi al mistero, alla sua adorazione. Il fatto che il mistero accompagni i nostri giorni e la presenza di Dio nel mondo e in ciascuno/a di noi, è ciò che mi permette di vivere più sensatamente i miei affanni e le mie gioie.

La sequela di Gesù è per me un' "approssimarmi" al mistero e il fare teologia ha il profumo del Dio sempre nascosto e sempre da scoprire. Questa è la inquietante meraviglia della nostra fede, stimolo incessante ad amare la vita.

Franco Barbero (1981- ciclostilato)

martedì 29 gennaio 2013

BATTESIMO DI UN ADULTO

Andrea sta preparandosi a ricevere domenica 24 febbraio il Battesimo cristiano nella "comunità nascente" di Torino in Via Principe Tommaso.

Lo vediamo da tempo agli incontri comunitari di Torino e l'ho incontrato più volte a Pinerolo per un dialogo di approfondimento. Insieme a lui prepareremo l'intera celebrazione.

Intanto perla comunità è la prima volta in questi anni che viene celebrato il Battesimo di un adulto.

Facciamone un'occasione per "celebrare" il nostro Battesimo, riassumendo l'impegno di vivere "sulle tracce del nazareno".

Franco Barbero

PREGHIERA

Beati coloro che sono alberi di vita,

oceani di tenerezza, fiumi di fertilità,

vulcani di conforto, campi di nutrimento,

pietre di costruzione, tempeste di

immaginazione,

spazi di libertà, fiori per sorridere,

valli di comunicazione, montagne di

silenzio,

deserti per poter gridare, stelle per ispirare

i poeti.

(da In attesa del mattino, della Cevaa)

UNA FESTA CON I ROM

Domenica 27 gennaio  abbiamo organizzato un pranzo e un pomeriggio con dei nostri amici rom.
Lo scopo è stato quello di vivere un' esperienza conviviale e nello stesso tempo di acoltare il racconto delle loro storie.
Attorno alla mensa, ai cibi da loro cucinati si sono intrecciati tanti racconti e si sono vissute tante emozioni.
Da alcuni anni questa relazione sta crescendo e portando reciproco arricchimento e tanta voglia di conoscerci, di aiutarci e di superare alcune barriere e pregiudizi.
Fiorentina  Charrier

LA TRINITA'

" I primi credenti in Gesù erano monoteisti, membri della comunità giudaica che adorava l'unico Dio, chiamato con il nome sacro e impronunciabile Yhwh. I discepoli di Gesù, così come Gesù stesso, erano cresciuti ascoltando il racconto sul Dio del cielo e della terra.....Il concetto di persona utilizzato nella dottrina della Trinità non  è perfettamente chiaro e scontato. Se applichiamo il termine nel suo uso contemporaneo al Dio trino, quasi inevitabilmente cadiamo nel pericolo di triteismo, di immaginare tre entità distinte, e poi di impiegare molte energie per cercare di spiegare come queste tre persone possano essere una sola . Ne consegue l'agonia dell'omelia domenicale sulla Trinità" ( Elizabeth Johnson).

GRUPPO PRIMAVERA : SABATO 16 FEBBRAIO


Ciao a tutti voi, il prossimo incontro con Don Franco Barbero si terrà SABATO 16.02.2013 alle ore 16,30 (cerchiamo di essere puntuali; termine previsto per le 18.45) presso la parrocchia S. Francesco nel centro storico di Piossasco (guardando la facciata della chiesa, costeggiare la parete destra della Chiesa, ingresso sotto il portico).
Il TEMA è molto interessante sia per gli adulti che in previsione dell'attività con i bambini o ragazzi:
 "Dal Gesù del catechismo al Gesù storico".
Chi volesse portare i bambini, può farlo, ma deve preventivamente mettersi in contatto con Francesca Tumolo (francesca.tumolo@virgilio.it) che organizza il babysitteraggio.
Un abbraccio. Antonella Ganio Mego : 347/5561882
PS: CINZIA: per favore giri anche alle tue colleghe e a Filo? Grazie


ETTY HILLESUM


Il valore della mia persona risulterà da come saprò comportarmi nella nuova situazione.

E se non potrò sopravvivere, allora si vedrà chi sono da come morirò.



M. K GANDHI


Guardate la natura: essa agisce costantemente, ma…. in silenzio.


BERTRAND RUSSEL


Poche persone riescono ad essere felici senza odiare qualche altra persona, nazione o credo.


NON BISOGNAVA ESSERE PROFETI

Armstrong: sette tours vinti da drogato e soprattutto sette anni di racconti bugiardi fatti da cronisti incompetenti.
Ci declamavano le gesta di un eroe della bicicletta, ma erano semplicemente le imprese di un tossicodipendente ben coperto e fornito dai dirigenti.
Sul mio piccolo blog lo dissi e lo scrissi anni fa. Era una bestemmia, un sospetto verso un "grande". Caro Gianni Mura e cari telecronisti, siete molto ciechi e potreste cambiare mestiere. Raccontate altro … non il ciclismo. Vendete fumo.
Franco Barbero
(L'Unità 22 gennaio)

La schiavitù può essere definita la peggiore crudeltà inflitta a un essere vivente, se ovviamente escludiamo l'Olocausto.
Steven Spielberg

lunedì 28 gennaio 2013

Lo stato riconosce la fede buddista

La decisione del sindaco di un paese abruzzese di bloccare l' apertura di un Centro buddista denota una conoscenza assai scarsa dell' evoluzione dei rapporti tra Stato e confessioni religiose. Secondo il sindaco il buddismo sarebbe "estraneo alle nostre tradizioni culturali", ma a parte il fatto che la fede non è un monopolio immutabile che l' art. 8 della Costituzione garantisce il diritto all' espressione di tutte le religioni, il sindaco sembra dimenticare che l' 11 dicembre 2012 è stata definitivamente approvata dal Parlamento l' Intesa, prevista sempre dall' art. 8, tra lo Stato e l' Unione Buddista Italiana. L' Intesa fa di questa fede un credo, per così dire, "ufficiale" e riconosciuto in Italia. E garantisce tra l' altro il riconoscimento dei luoghi e dei Ministri di culto, l' assistenza religiosa negli ospedali e nelle carceri, l' istituzione di scuole e, a talune condizioni, l' inserimento di corsi nella scuola pubblica e il diritto di ricevere dai fedeli, come la Chiesa cattolica, l' 8 x 1000 del gettito fiscale.

Guido Salvini magistrato (Repubblica 17 gennaio)

PAUL KRUGMAN

La verità è che nonostante il colossale fallimento della loro politica economica, i responsabili di quel tracollo sono ancora ai loro posti e rifiutano di imparare la lezione.

PINEROLO: IL LIBRO DI GEREMIA

Lunedì 4 febbraio alle ore 21 ci incontreremo a gruppi riuniti nella sede della comunità cristiana di base. Presenterò alcune riflessioni per contestualizzare la figura, l'opera e il messaggio del profeta Geremia. L'incontro è aperto. Nei prossimi giorni fornirò una breve bibliografia.

PREGHIERA

Crediamo che al di là di una assenza,

c'è una presenza.

Che al di là della sofferenza,

può esserci una guarigione.

Che al di là della collera,

ci sarà la pace.

Che al di là del silenzio,

deve esserci la Parola.

Che al di là della fine di tutto,

c'è Dio.

Nicaragua – Dopo il ciclone Mitch (da Spalanca la finestra, della Cevaa)

INCONTRI BIBLICI A TORINO

Nel mese di febbraio gli incontri biblici si svolgono venerdì 1° febbraio e venerdì 15 febbraio dalle ore 18 alle 19,30 in Via Principe Tommaso, 4 a Torino. Incontri sempre aperti.

CATONE IL CENSORE


 I ladri dei beni privati conducono la vita in carcere.

I ladri dei beni pubblici nell’oro e nella porpora.



TORINO: COMUNITA' NASCENTE


Le persone che intendono avviare o proseguire il loro cammino di fede prima o dopo del loro matrimonio sono invitate domenica 24 febbraio in Via Principe Tommaso 4 a Torino a riflettere sul senso del loro essere cristiani. Sarà la domenica in cui Andrea riceverà il battesimo durante la celebrazione comunitaria delle ore 10,30.

GEORGE CLOONEY

"Dai ai tuoi figli abbastanza affinché facciano qualcosa, ma non abbastanza affinché non facciano niente" 





PIU' CHIARO DI COSI'


Berlusconi non solo candida Mussolini, ma nel giorno della Memoria dice che "il fascismo ha fatto tante cose buone".

Come se non avessimo capito da che parte pende il cavaliere puttaniere.

intanto fa il giro del mondo la fotografia di Berlusconi che all'inaugurazione del Memoriale della Soah dorme profondamente. Sproloqui e sonno.



GIORGIO GABER


Bisogna trovare il coraggio di abbandonare i nostri meschini egoismi.

Perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare il mondo.



PINEROLO: LUNEDI’ 4 FEBBRAIO ORE 21

Nella sede della comunità cristiana di base di Pinerolo in Corso Torino 288 – 1° piano ci incontriamo per iniziare la lettura di Geremia. Presenterò alcune note introduttive.
L'incontro è aperto.

Abu Mazen cambia il nome dell'Anp ora Stato di Palestina

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha firmato in Cisgiordania un decreto presidenziale con il quale modifica il nome dell'Anp (Autorità nazionale palestinese) in «Stato di Palestina» a seguito dell'innalzamento dello status presso le Nazioni unite.
Lo ha riferito nella notte l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, spiegando che tutti i francobolli, le firme e le intestazioni di carta da lettera verranno modificate a seguito del  cambiamento. Si tratta del primo passo, seppur simbolico fatto dai palestinesi dopo la decisione dell'Onu di novembre di elevare la Palestina a Stato osservatore non membro. Abbas ha esitato a intraprendere i passi più decisi, come per esempio la presentazione di accuse di crimini di guerra contro Israele presso la Cortepenale internazionale.
(L'Unità 6 gennaio)

domenica 27 gennaio 2013

OGGI ALLA COMUNITA' NASCENTE DI TORINO

Forse poche volte abbiamo vissuto dei pomeriggi comnunitari così intensi e creativi.
La preparazione del battesimo di Andrea- che avrà luogo domenica 24 febbraio nella stessa comunità- ha suscitato una stimolantissima ricerca sul significato e sulla storia dei sacramenti.
 Piovevano proposte da ogni parte e avremo lavoro per un anno! Venerdì 15 febbraio, dopo il corso biblico delle ore 18, un gruppetto preparerà l'intera liturgia con Andrea. C'è posto per chiunque voglia venire.
Sono tornato a casa con il cuore colmo di riconoscenza verso Dio e verso i fratelli e le sorelle della comunità.

500 DOPPIE FIRME, SALTA LA LISTA DI STORACE

Salta per ora la lista La Destra di Francesco Storace e restano 14 le liste che parteciperanno alle elezioni per la Camera nella circoscrizione Lombardia 3 (province di Mantova, Lodi, Pavia, Cremona). La Digos ha sequestrato 500 firme “doppione” e presenti per più liste. Esclusi anche il Mir di Gianpiero Samorì e la lista dei radicali per la mancanza delle firme necessarie. Depennato dalla lista Udc il capolista Gian Luca Galletti, per mancanza di certificato elettorale.

PARROCI STRANIERI

 

  • Fatevi un giro tra le parrocchie del Piemonte. A Pinerolo e Torino i parroci stranieri sono una quantità incredibile. Ora arrivano un po’ in tutte le diocesi, dal Veneto alla Sicilia. Giovani, obbedienti, assolutamente tradizionalisti, papalini, madonnari sono ormai l’ossatura del 50% delle diocesi italiane. Se vai in Spagna e Portogallo il loro numero è ormai al 50% del clero. I vescovi sono contenti perché riescono ad avere l’organico efficiente e spesso con madonne, processioni, rosari, novene hanno l’idea che le comunità parrocchiali riprendano respiro. Si tratta di un quadroche era impensabile fino a 20 anni fa.

ISRAELE

 

Vince ancora la destra. Vince di meno,  ma nessuno ferma in Israele la deriva antipalestinesi. A questo punto anche le più decantate trattative di pace sono seriamente compromesse.

L’Europa si tira fuori e gli USA hanno le mani legate. Ci stiamo abituando alla guerra. Il che è terribile.

FAMIGLIE INVISIBILI


 

Quei cambiamenti sorprendenti del nuovo Monti

La trasformazione di Monti ci ha colti tutti di sorpresa. Prima l'improvvisa crescita delle ambizioni, poi la trasfigurazione in leader di partito, fino alla raggelante richiesta rivolta a Bersani per far «silenziare» i suoi collaboratori. Il sobrio tecnico bocconiano che odorava di dopobarba e parlava a bassa voce, si è trasformato in una inquietante creatura del potere, che dispensa unghiate moderate a tutti.

MASSIMO MARNETTO

Che cosa accade ad un uomo intelligente, stimato da amici e colleghi nel campo in cui opera (sia esso l'Università o l'imprenditoria o l'amministrazione) nel momento in cui si trova improvvisamente esposto, senza sufficiente protezione, al vento impetuoso della ammirazione e/o della piaggeria? Che effetto fa essere circondato da giornalisti perpetuamente affaccendati con i taccuini e con i microfoni e il veder rimbalzare poi dai teleschermi e dalle prime pagine frasi dette magari in un momento di rabbia o di stanchezza. Come si sta quando ci si trova in mezzo a persone che abbassano la testa mentre si fanno indietro per lasciarti passare insieme ai tuoi guardaspalle? Il narcisismo che è stato spesso a lungo il motore di una fiducia ben collocate in sé stessi per tutti gli uomini di successo può lievitare, infatti, in queste situazioni, travolgendo le loro capacità critiche e il loro senso della realtà. Come è accaduto in questi anni in modo caricaturale al povero Silvio. Come sta cominciando ad accadere, oggi, al Monti politico e come potrebbe accadere domani al premier che verrà. Se legherà il suo successo ai propri meriti invece che alla forza del partito di cui è parte. Importante ma non essenziale.

Luigi Cancrini

(L'Unità 7 gennaio)

(Repubblica 18 gennaio)

sabato 26 gennaio 2013

UNA PROPOSTA PER LA SCALA DI GIACOBBE

Propongo alla Scala di Giacobbe un pomeriggio di riflessione sul tema :" La bellezza: che cosa comporta e quali sono le sue dimensioni?".
Franco Barbero

NEL GIORNO DELLA MEMORIA

 Il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà dedica il Giorno della Memoria 2013 alle vittime omosessuali nei campi di concentramento con l'inaugurazione, domenica 27 gennaio, della "panchina rosa triangolare" progettata da Corrado Levi e da lui donata al Museo.
 
L'evento inaugurale sarà accompagnato dai canti del Coro La Gerla e da approfondimenti tematici a cura del Coordinamento Torino Pride Lgbt (interverrà Angela Mazzoccoli), dell'architetto Corrado Levi e dello storico Claudio Vercelli. Interverranno inoltre le Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Torino e della Città di Torino. All'evento hanno collaborato il Servizio Lgbt della Città di Torino.
 
La giornata avrà inizio alle ore 15,30 con i canti del Coro La Gerla presso il porticato del Museo. A seguire alle ore 16,00, nella sala conferenze, gli enti sostenitori, l'architetto Corrado Levi e lo storico Claudio Vercelli dialogheranno con il pubblico sulla persecuzione degli omosessuali durante il nazifscismo. Infine alle ore 17,00 si inaugurerà la "panchina rosa triangolare" nel cortile del Museo, con canti finali del Coro La Gerla.
 
La "panchina rosa triangolare" è stata progettata da Corrado Levi nel 1989 per ricordare le vittime omosessuali nei Lager nazisti. Presentata al PAC di Milano, alla fiera Abitare il tempo e alla GAMEC di Bergamo, è stata donata dall'autore al Museo.
 
La "panchina rosa triangolare" è il primo monumento che la città di Torino dedica alle vittime omosessuali delle persecuzioni nazifasciste, e tra i pochi presenti sul territorio nazionale.
 
 
 
 
 


RUSSIA


Russia, legge anti-gay: "Sarà vietato persino parlarne"
 
La Duma approva il divieto di propaganda. Arrestati i manifestanti che protestavano davanti al Parlamento. Ma un sondaggio rivela che i due terzi dei russi sono d'accordo. E l'opposizione tace
 
NICOLA LOMBARDOZZI
www.repubblica.it, 26 gennaio 2013
 
MOSCA - Rappresentano da sempre la più fragile, la meno amata, delle tante opposizioni al governo di Vladimir Putin. Adesso gli omosessuali di Russia stanno per essere definitivamente emarginati per colpa dell'ennesima legge dal gusto sovietico. Con una maggioranza pressoché assoluta il Parlamento russo (388 voti a favore, uno contrario e una astensione) ha approvato ieri in prima lettura l'estensione a tutto il territorio nazionale di una legge già in vigore a livello regionale a San Pietroburgo, Kaliningrad ed altre grandi città russe: il divieto di propaganda omosessuale.
 
Quando definitivamente approvata sarà dunque reato parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle speranze dei cittadini gay. La definizione, strategicamente un po' vaga, di "propaganda" darà al giudice la possibilità di punire con pesanti multe (fino a 15mila euro) artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un'opinione in pubblico sulla situazione degli omosessuali. Ma soprattutto mettere al bando o vietare preventivamente eventi, manifestazioni, concerti, che possano essere ritenuti a rischio di "propaganda gay".
 
Non siamo al famigerato articolo 121, imposto da Stalin nel '34 e abolito solamente nel '93, che prevedeva cinque anni di carcere per il reato di omosessualità ma l'evocazione del passato è evidente e pesante. E tanti anni di omofobia di Stato hanno comunque lasciato un segno. Pochissimi contestatori ieri davanti alla Duma. Solo un gruppetto di giovanissimi iscritti al semiclandestino movimento Russian Lgbt Network, l'unica cellula di attivisti LGBT in tutto il paese, che da anni lotta inutilmente per rivendicare spazi e diritti.
 
Nell'indifferenza dei moscoviti e dei tanti movimenti di contestazione hanno sfidato le truppe speciali che facevano da guardia al Parlamento, provando a baciarsi in pubblico e a gridare qualche slogan. E' bastato un solo furgone per portare in cella i trenta ragazzi catturati dopo qualche ben assestato colpo di manganello. Mentre salivano sul cellulare hanno preso qualche calcio e qualche sputo anche dai soliti estremisti della Chiesa ortodossa, sempre in piazza in occasioni come queste. Gli stessi che esultavano davanti al tribunale per la condanna delle Pussy Riot.
 
In aula intanto si poteva ascoltare una raffica di pareri e di pregiudizi che sono purtroppo largamente diffusi nell'opinione pubblica. "Siamo in Russia, non a Sodoma e Gomorra", diceva uno particolarmente esaltato. "Non è una legge contro gli omosessuali - spiegava in vena di giustificazioni - quanto una via per proteggere la nostra gioventù i cui valori sono minacciati da certi discorsi, certe immagini scandalose". E i giornali più allineati riportavano con evidenza i risultati dell'istituto di sondaggi più serio del Paese, la Levada Center: quasi il 65 percento dei russi è d'accordo con la decisione del Parlamento. E c'è di peggio: due terzi della popolazione ritiene che l'omosessualità sia una malattia e condivide la recente decisione dell'esercito russo di radiare ogni "sospetto omosessuale" dal servizio militare.
 
La mancanza di solidarietà nei confronti dei giovani malmenati e arrestati del resto parla da sola. Il blogger anti corruzione Aleksej Navalnyj, ritenuto uno dei più coraggiosi oppositori del Cremlino e che attacca ogni giorno qualunque decisione del Parlamento, preferiva rimanere in silenzio. Solo la scrittrice Ljudmilla Ulitskaja, accettava di mettere tra virgolette una dichiarazione contro "una legge medievale che gioca sull'ignoranza di una popolazione ancora dominata da pregiudizi e da retoriche machiste".
 
Anche Vladimir Putin tace. Sull'omosessualità ha sempre evitato di esprimere pareri ma ha sempre precisato: "La Russia ha un problema demografico, io ho il dovere di occuparmi dei diritti delle coppie che generano prole". 
 
 

GRUPPO PRIMAVERA: SABATO 16 FEBBRAIO

Ci troviamo come Gruppo Primavera di Rivalta alle ore 16,30 di sabato 16 febbraio per un incontro di studio biblico su " Dal Gesù catechistico-dogmatico alle ricerche del Gesù storico".
Daremo particolare rilievo ai significati della metafora "figlio di Dio".
Per informazione sul luogo preciso di tale incontro fare riferimento ad Antonella  347/5561882.

QUANDO LA BIBBIA PUNGE


Ho avuto la gioia di accompagnare due gruppi biblici settimanali della comunità nell’intera lettura del “Libro di Isaia”. Due gruppi molto diversi, ma altrettanto appassionati.

Leggere per intero i 66 capitoli di “Isaia” (non scegliendo solo le “gemme”) è un’avventura, una sfida, una “sicura battaglia” ad ogni incontro.

Linguaggi, metafore, toni, personaggi, culture, ripetizioni, ribadimenti, tenerezze, odio, vendetta, minacce ... tutto sembra scritto per invitare a richiudere presto il libro ... in preda alla confusione, allo sconcerto, alla delusione, allo scandalo.

Insieme abbiamo cercato, con la ricchezza di ricerche e commenti che la tradizione ebraico – cristiana ci mette a disposizione e che le letture storico – critiche e femministe ci offrono, di andare dentro al testo, di lottare con esso, di avvicinarci e di allontanarci, di riconoscerne ombre e luci, di prendere coscienza del fatto che scrittori – redattori – lettori e lettrici siamo “gente di mondi diversi , di culture lontane...
Dunque, come pellegrini/e alla ricerca del Dio accogliente, come viandanti, esploratori e adoratori del mistero del Dio dell’amore, abbiamo lentamente riscoperto che le Scritture sono una pro-vocazione, un “pane duro”, a volte indigesto. Esse non ci offrono un bignami della morale, un codice di regole preconfezionate, pronte ad ogni uso. Tanto meno ci offrono una bella fotografia di Dio, una rassegna edificante di relazioni umane, un piatto di vivande da mangiare senza discernimento. No, esse non sono la Parola di Dio che discende dal cielo e che la penna degli Autori e redattori ha semplicemente, fissato, “eternizzato”. No, Dio non sollecita la nostra recettività passiva. Piuttosto ci chiama alla responsabilità creativa, storicamente e culturalmente situata nel nostro tempo. Ecco allora che il “tesoro delle Scritture” comincia ad illuminarsi, a “parlarci” in modi diversi. Esse ci trasmettono le testimonianze, illuminanti e tenebrose, di uomini e donne (in verità molto condizionate da una cultura patriarcale) alla ricerca del Dio della giustizia, del Dio degli oppressi, anch’essi sempre “apprendisti” alle prese con un Dio “che si nasconde”, forse per impedirci il vanto blasfemo di possederlo.

In quelle provocanti, seducenti e sconcertanti testimonianze quegli Autori ci sono parsi “nostri lontani parenti”. Infatti anche noi, nella nostra necessità di “pensare Dio” e il Suo mistero, cadiamo spesso nella tentazione di mettergli i panni della nostra cultura, di definirlo teologicamente, di “vendere in giro” e propagandare come “Suo volto” una nostra legittima immagine. Questo è il “tema teologico” sul quale amai riflettere in alcuni miei libri degli anni 70 – 80. Ma, paradossalmente, questi linguaggi ambigui e “pericolosi” della Bibbia autorizzano a rivolgerci a Dio con i mille nomi che troviamo nei nostri cuori.

Attraverso questi “passaggi” e confronti ho visto che nei gruppi è nata, è cresciuta la passione della lettura di Isaia. Dunque, leggere le Scritture di Isaia significa anche fare i conti con la passione, le passioni, i tormenti, le speranze e soprattutto la fede dei profeti e dei poveri nel Dio della giustizia. Per noi può comportare il dono di riaccendere ogni giorno la nostra fiducia in Dio e il nostro impegno “di parte”, cioè dalla parte degli ultimi e delle ultime.

Per me è stato arricchente partecipare allo “scambio di gruppo”, all’intreccio così vivo degli interrogativi, dei dubbi, delle “scoperte”, delle preghiere. Nelle voci ho sentito i palpiti dei cuori dei miei fratelli e delle mie sorelle. Le Scritture, lette in fretta, sono acqua che passa e va. Perché la Scrittura diventi “Parola di Dio” deve essere custodita nei nostri cuori, riletta, riascoltata. “L’ascolto, infatti, passa per il travaglio del custodire” (Lidia Maggi). Essa allora convive con i nostri giorni, con le nostre gioie e le nostre pene. Getta il ponte per “gustare” la bontà di Dio, la Sua compagnia.

Ora eccoci: stiamo per iniziare la lettura del libro del profeta Geremia. Teniamoci pronti: è un’altra sfida.

Grazie, o Dio, Tu sei il mistero più luminoso; sei la luce più sconcertante, sei la sorgente della vita eppure giochi a nasconderTi. Non cesserò mai di cercarTi perché so che Tu sei sempre alla ricerca di tutte le Tue creature. Solo così non diventerai mai per me un idolo. Ti cerco con gli “strumenti” più raffinati delle scienze bibliche, ma Ti adoro con il cuore del fanciullo più ingenuo e intravvedo la Tua ombra e la Tua luce negli occhi dei più poveri della terra.
                                                                              Franco Barbero


UN FALLIMENTO

La manifestazione di Parigi contro il governo Hollande e la sua proposta sulle nozze gay è stata un fiasco completo.
La gerarchia cattolica e la destra francese sono riuscite a portare in piazza un numero dieci volte inferiore a ciò che ci si attendeva. Certamente il governo francese continuerà nel suo intento, ma mi preme aggiungere due annotazioni.
La chiesa cattolica ufficiale ormai fa corpo culturalmente e politicamente con tutti i fondamentalisti più radicali e biechi. Chiesa gerarchica equivale a destra.
Seconda osservazione: è incredibile quanto l'autorità morale della gerarchia conti ormai meno di zero e venga valutata come un corpo estraneo a tutto il pensiero critico e scientifico.
I cristiani adulti anche in Francia non vanno confusi con la gerarchia.

L'abbraccio tra Depardieu e il presidente Putin

Gerard Depardieu ha incontrato ieri Vladimir Putin e ha ricevuto il passaporto russo. Lo ha riferito un portavoce del Cremlino citato dalle tv locali. L'incontro tra l'attore francese e il Presidente russo è avvenuto nella residenza di Putin a Sochi sul Mar Nero.
Tra ricchi scatta l'intesa.
(L'Unità 7 gennaio)
Il gelo degli Usa e dell'Onu. Il supporto poco convinto degli europei.
Il rischio che il conflitto dilaghi. Hollande si imbarca in un'avventura
militare nell'ex colonia del Mali. Obiettivo: «Fare la guerra al terrorismo».
Ma l'intervento potrebbe riservargli brutte sorprese. E colpire gli interessi
strategici d'Oltralpe. Che il presidente socialista vuole difendere a ogni costo.

Si tratta a mio avviso, di un errore tragico. L'Occidente non impara dalla storia: dicono difesa dal fondamentalismo, ma è sempre guerra.
Dietro ci sono due ombre: la mano lunga del colonialismo e gli interessi delle armi, un traffico che non si arresta mai.
(L'Unità 17 gennaio)


CASSAZIONE: LE COPPIE OMOSEX POSSONO CRESCERE BENE I FIGLI

Una coppia omosessuale ha gli stessi requisiti delle altre e i figli affidati possono crescere in modo altrettanto equilibrato. Lo ha deciso la prima sezione civile della Suprema Corte confermando l'affidamento del figlio alla madre che convive con un'altra donna. Secondo i giudici sostenere che "una famiglia incentrata su una coppia omosessuale sia dannosa per l'equilibribato sviluppo del bambino è mero pregiudizio".

venerdì 25 gennaio 2013

COMMENTO ALLA LETTURA BIBLICA

 

                            GESU’, IL PROFETA IMPRUDENTE

Luca  4,14-21
 

In quel tempo, 4,14 Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15 Insegnava nelle sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

16 
Si recò a Nàzaret, dove era stato allevato; ed entrò secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò è leggere. 17 Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: 18 "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, 19 e predicare un anno di grazia del Signore".

20 
Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. 21 Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".

 

Gesù giunge a Nazaret, “nella sua patria” (Marco 6, 1), dove vive la sua famiglia e dove è cresciuto.

“La scena ci riporta ad un culto settimanale nella sinagoga di Nazaret. Probabilmente ci fu un canto iniziale, tutti recitarono lo Shemà, la preghiera “Ascolta, Israele!” e poi proclamarono le Benedizioni. Non sappiamo se al tempo di Gesù ci fossero già le Diciotto Benedizioni o se siano state introdotte dalla sinagoga di Jamnia dopo la distruzione del Tempio. In ogni caso, già al tempo di Gesù c’era una prima lettura della Torà ( Pentateuco), fatta da un rabbino, e una seconda presa da un  profeta, che poteva essere proclamata da qualsiasi uomo iniziato. Probabilmente ogni sabato veniva scelto un brano secondo uno schema di lettura continua. Poi qualcuno era invitato a  fare un commento libero. Infine, il rabbino concludeva la riunione con una benedizione. Secondo questo racconto, Gesù viene invitato a fare la seconda lettura e il commento”( Marcelo Barros, Il vangelo che libera, pag 77)

Non possiamo sapere con esattezza se il testo che Gesù legge sia stato stabilito in precedenza o se Gesù lo abbia scelto liberamente. Questa seconda ipotesi è molto probabile: Gesù sceglie un testo del Terzo Isaia ( 61, 1-2) collegandolo con Isaia 35 e 58 con il quale vuole presentare all’inizio del suo “ministero pubblico”il suo progetto, la sua missione, anzi il compito che Dio gli affida.

A dire il vero, non poteva  scegliere un testo più esplicito, più chiaro e più concreto. Infatti, se ci soffermiamo un po’ su questi versetti, ci accorgiamo  che essi preannunciano, ma anche riassumono, l’intera missione del nazareno, le sue scelte quotidiane.

 

L’orizzonte è chiaro

 

 

Per noi che tentiamo di diventare discepoli/e del nazareno, la direzione è tracciata.

La fede in Dio sulle tracce del profeta di Nazaret non si dissolve in teorie o credenze evanescenti. Essa deve tenere i piedi ben ancorati alla terra in una prospettiva di “liberazione” e di “guarigione”.

A volte noi cristiani ci perdiamo in tante fumisterie forse proprio per evadere dal compito che il messaggio e la testimonianza di Gesù ci affidano.

Questa pagina del Vangelo di Luca non ci lascia scampi. Si tratta di un cammino segnato da scelte storiche, piccole, quotidiane, fuori dai mille devozionalismi della religione ufficiale.

I poveri, i carcerati, gli oppressi non sono “figurine”, immaginette con cui imbellettare le nostre pie preghiere o abbellire le nostre dispute teologiche. NO: sono presenze vicine, concrete, scomode. Sono il grido di Dio sui nostri passi.

Gesù non disdegnerà nemmeno le dispute e le controversie teologiche con scribi , farisei, erodiani….ma non perderà mai di vista il “cuore”, il centro della fede. La sua fede in Dio sarà impastata di lotta per la giustizia a partire dai poveri dei villaggi. Non parlerà “dì” poveri o “sui” poveri, ma vivrà una reale “contaminazione”  con la loro vita.

 

Andiamo oltre le nostre ambiguità

 

Siamo imprigionati in galassie verbali, in infiniti giri di parole, avvolti da una verbosità ecclesiastica e religiosa da “giusti incalliti”. Le nostre chiese non osano più sfidare il mostro della civiltà del mercato. Mentre fanno elemosine ai poveri, continuano a tessere solide alleanze con i ricchi e i potenti.

Così ci hanno educati/e ad una religione “prudente”, “equilibrata”. Allevati a questa scuola, diventa difficile convertirci allo “squilibrio profetico” di Isaia, di Amos e di Gesù. Svestirsi di questa religione per coinvolgersi nella fede è operazione impegnativa, un cammino accidentato e spesso contrastato nella stessa comunità ecclesiale.

La “prudenza” è diventata la regola e la piaga delle nostre chiese: teologi che non si pronunciano se non ripetendo ed abbellendo le formule tradizionali, una predicazione moralistica che non sa urlare contro i palazzi  sacri e profani, che non osa difendere lo spazio ecclesiale e i diritti dei separati, dei divorziati, dei gay e delle lesbiche...Comunità che non hanno il coraggio di benedire pubblicamente le nozze omosessuali. L’elenco potrebbe continuare.

Sembriamo più attenti a difendere noi stessi, a preservare la nostra posizione che non  a far crescere, anche con il nostro piccolo e perseverante impegno, i torrentelli e i rigagnoli della liberazione che solcano il nostro quotidiano.

 

Ti prego

 

Sì, Ti prego con fiducia. Nessuno/a di noi è libero da qualche ambiguità.

Fa’ che la concretezza profetica di Gesù e la sua incorreggibile imprudenza contagino le nostre vite.

Aiutaci a superare i silenzi del compromesso, le comodità dell’egoismo, i compiacimenti del narcisismo, le ambiguità del pauperismo e a stare con la schiena diritta nella chiesa e nella società.