domenica 31 luglio 2011

RABINDRANATH TAGORE


La nuvola nasconde le stelle e canta vittoria, ma poi svanisce.

Le stelle invece durano.

ROGER ETCHEGARAY

Bisogna apparire per avere, ecco perché domina la menzogna. E bisogna avere per apparire, ecco perché regna il denaro.

LA MERAVIGLIA

Chesterton ammoniva:"Il mondo non perirà certo per mancanza di meraviglie, piuttosto, per mancanza di meraviglia".

Le meraviglie non mancano. Sono sempre presenti, puntuali nel mondo.

Ma noi non riusciamo più a vederle come "meraviglie" - e quindi a meravigliarcene - appunto perché le abbiamo sempre davanti agli occhi.

L'acqua è sempre lì.

Basta premere un interruttore per avere la luce.

E anche i fiori li abbiamo sempre dinanzi agli occhi.

E il sole ha l'abitudine di sorgere tutti i giorni ... Io mi sono riconciliato con le "piccole cose" durante un soggiorno in Africa. La sera, d'instinto, tastavo il muro, quando entravo in camera. E non riuscivo mai a trovare l'interruttore. Per il semplice motivo che non c'era. La candela sostituiva l'elettricità.

Un giorno mi hanno assegnato la stanza "più confortevole" di un convento. Ho aperto il rubinetto per rinfrescarmi, ero letteralmente boccheggiante a causa del caldo crudele. Non ottenni neppure un filo d'acqua.

Mi precipitai dal Superiore - Nella mia stanza manca l'acqua!.

Mi guardò divertito. Quindi mi spiegò: sono due mesi che da noi manca l'acqua ...

Quando sono tornato in Italia, mi sono riconciliato con le "piccole cose" che prima non riuscivo più a vedere, tanto erano familiari. Ho cominciato a riscoprirle come "meraviglie".

Alessandro Pronzato

sabato 30 luglio 2011

COMUNICAZIONE A GOOGLE

Nel mio blog non compare più il numero delle visite. Ci terrei che comparisse. A chi devo rivolgermi?
                                        don Franco Barbero

BUONA NOTTE

E' stata una celebrazione di fede intensa e condivisa quella che si è svolta nel primo pomeriggio di oggi.Care Roberta e Karen, ho benedetto le vostre nozze con immensa gioia  alla presenza delle vostre famiglie, delle vostre amiche e di alcuni fratelli e sorelle della Scala di Giacobbe e della comunità nascente di Torino. La vostra fiducia in Dio è grande come una montagna: costruiteci sopra la vostra famiglia.
Nonostante tanti pregiudizi la nostra libertà cristiana ci permette di realizzare e vivere momenti di fede semplice e vera.
Siete state affettuose e geniali nel proseguire la festa mentre io "fuggivo" verso Prali per un bel dibattito gremito di gente con Vito Mancuso e Grado Merlo.
Arrivederci al 4 settembre a Chiusa Pesio.

CORSO DI TEOLOGIA DEL PLURALISMO: PRIMO INCONTRO

Il secondo anno del corso di teologia del pluralismo avrà inizio sabato 10 settembre dalle 15,30 alle 18,15 in Via Buozzi 2 a Torino presso il Colegio de Salamanca a pochi minuti dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova.

Per informazioni:

Francesco Giusti: cell. 320/0842573 

Fiorentina Charrier cell: 3394018699

don Franco Barbero: 0121/72857

chiunque può aggiungersi anche se non ha partecipato al primo anno.

Si tratta di sei incontri:

Il primo "Vie del cristianesimo in Africa". Consiglio la lettura di Percorsi di teologia africana, Queriniana, a cura di Rosino Gibellino e di "Teologia in Africa" (Edizioni Messaggero Padova); Jean Marc Ela, Fede e Liberazione in Africa, Cittadella  Edit;  Bénèzet Bujo, Teologia africana nel suo contesto sociale, Queriniana.

MARAMOTTI

Una legge che                           ho il lavoro
serve a noi                                assicurato
disoccupati:                              per tutta
se mi assumono                        la vita!!
come  testimone
di Berlusconi

W. LEPPMAN

Quando tutti pensano allo stesso modo

nessuno pensa molto.

IL VENTO

Non lo decidi tu il tempo del vento. Soffia nella direzione e con la forza che lui stesso determina. E forse nemmeno lui stesso. Quando vuole. Il massimo che puoi fare col vento è di dargli un canale, una via. Cercare di farti strada con una vela. Ma il vento non puoi metterlo in bottiglia e tantomeno venderlo con un'etichetta.

Però è vero che puoi studiarlo con la rosa dei venti e imparare a riconoscerlo. Ma non a chiamarlo. Ci sono venti che annunciano pioggia, ma anche quelli che spazzano le nuvole. Venti caldi che arrivano dall'Africa. Quelli che squarciano anche le vele e quelli che accompagnano le onde spingendo le barche. Quelli che si insinuano tra le cime e diventano voci dell'aria. Venti dolci del Mediterraneo che accarezzano i capelli delle donne. Per questo è più giusto dire cambiamento del vento piuttosto che vento del cambiamento. Perché il vento è la più bella immagine della storia che non puoi costruire come una strada e si cerca le sue vie. Imprevedibile, incerta, improvvisa o lenta, la storia non è mai come appare. Perché a volte è carsica e ti sorprende. Ed è il bello del vivere.

Tonio Dell'Olio.


LE MADRI DELLA VALLE SUSA

Rivendichiamo il diritto di proseguire in modo pacifico e determinato la nostra lotta, con l'ambizione di avere una vita a bassa velocità, ma ad alta qualità.

Difendendo la nostra Valle da un'opera insostenibile dal punto di vista ambientale, umano, sociale ed economico, stiamo in realtà difendendo l'intera nostra Patria e proponendo un modello di sviluppo più degno per l'intera comunità umana.

Le Madri di Valle di Susa.

L'ONESTA' DI ZAPATERO

Il governo Zapatero passerà alla storia per  aver voltato pagina sul terreno dei diritti civili (donne, gay, divorzio breve...) e questo ha arricchito il concetto di democrazia.
Oggi, sotto la pressione di una crisi economica grave, Zapatero riconosce di non essere riuscito a fronteggiarla in modo adeguato e si dimette.
In Italia un gesto di simile correttezza ed onestà è impensabile. Questo lo rende ben diverso dai nostri governanti.
Il 20 novembre, il che vuol dire con largo anticipo sulla scadenza del mandato, avranno luogo le elezioni politiche.
Nonostante gli errori, grazie Zapatero!

venerdì 29 luglio 2011

LA GIOIA DI UN MONDO NUOVO

13 Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città. 14 Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
15 Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16 Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare». 17 Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!». 18 Ed egli disse: «Portatemeli qua». 19 E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla. 20 Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. 21 Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini (Matteo 14, 13-21).

Prestiamo attenzione all'inizio di questo brano: "Udito ciò, Gesù si ritirò di là…verso un luogo deserto, in disparte". Che cosa ha "udito" Gesù per sentire il bisogno, l'assoluta necessità di "ritirarsi, in luogo deserto, in disparte"? La notizia dev'essere stata per lui traumatica, se l'evangelista ripete per tre volte, con parole diverse, che il maestro vuole allontanarsi, restare solo.
Gesù era sconvolto: gli era appena giunta la notizia dell'uccisione del Battista, il suo amatissimo maestro. Aveva bisogno di "riprendersi", di mettere davanti a Dio la ferita del suo cuore, le sue lacrime, le sue paure. Lo attraversò un brivido di preveggenza: se così muore il mio maestro, che sarà di me..?
Ma sente il rumore dei passi, ode le voci di quella folla che cercava il profeta… le sue viscere hanno un sobbalzo: "uscendo, vide…ebbe compassione e si prese cura"…
Anche nella più acuta sofferenza per la morte violenta di Giovanni, Gesù non si chiude nella delusione e non si imprigiona nello sconforto. È già una lezione preziosa. Se da una parte c'è la voce che gli consiglia di farsi più guardingo e di ritagliarsi uno spazio fuori dalla mischia, dall'altra il suo cuore lo porta là dove vede la possibilità di far nascere e crescere un po' di giustizia e di felicità.
Davvero il vento di Dio soffiava nel suo cuore. Gesù sa che il regno di Dio è prima di tutto amare, sollevare, accompagnare, prendersi cura. Si può "dire Dio" solo se si gettano germogli d'amore.
AttenzioneÈ in questo contesto che Matteo ci racconta dei cinque pani e dei due pesci e delle dodici ceste piene di pezzi avanzati.
La prima operazione di pulizia intellettuale da compiere consiste nel liberarci da una interpretazione "miracolistica" del brano. Qui Gesù spesso viene scambiato per un mago, per colui che fa la magia, il "miracolo" della "moltiplicazione". Ricordo ancora il parroco della mia infanzia, che si vantava di non leggere nessuna ricerca biblica (vanto che torna di moda in alcuni ambienti ecclesiastici non solo cattolici). Spiegava che dalla piccola cesta dei discepoli usciva più pane che da tutti i panettieri della mia città!
Temo che molti sentano ancora queste spiegazioni.
Quello che Gesù operò fu probabilmente molto diverso: convinse chi aveva delle scorte a condividerle. Questa è sempre la svolta decisiva.
Il "miracolismo" mette tutti in attesa del mago, del santone, del "messia" che risolva il problema, cioè "faccia il miracolo". La lettura miracolistica è deresponsabilizzante, non interpella i soggetti ma attende il "miracolo" da un altro. Ecco perché la Bibbia evita la parola miracolo e usa "segni, opere, azioni potenti"…
Esiste una vasta schiera di cristiani guardoni, che si aspettano sempre che arrivi qualcuno che metta a posto le cose nella chiesa e nella società, anziché metterci del proprio, fare la propria parte, assumere le proprie responsabilità.
Questo è l'essenziale
Puoi vincere il Tour, puoi diventare un artista, puoi avere tutte le fortune di questo mondo, puoi ciucciarti degli interi tabernacoli, puoi saper a memoria i due Testamenti della Bibbia, ma se non vivi questa "prassi di condivisione", la vita va fuori bersaglio.
Questo vale per ciascuno di noi. Devo lasciarmi coinvolgere nella pratica quotidiana, anche se ho la consapevolezza che ho poco da condividere. Del resto l'immagine dei cinque pani e dei due pesci dice chiaramente che il poco o il tanto vengono dopo: prima occorre praticare la condivisione e "tirare fuori" le proprie scorte.
Insomma, non si tratta di "assistere ad un miracolo", ma di entrare in un cammino di conversione.
Se, come sta sotto i nostri occhi, si muore di fame e di sete non solo nel Corno d'Africa, se ci sono i farmaci per curare l'AIDS ma essi non arrivano ai malati, questo deriva in ultima istanza dal fatto che non percorriamo il sentiero della condivisione.
Se per interessi personali e di casta, si preferisce costruire superbombardieri, anziché investire nella giustizia sociale, il guasto sta proprio nella pratica dell'accumulo, l'opposto della condivisione.
Se non abbiamo ancora imparato la bellezza e la gioia di condividere una terra, le sue risorse, i diritti e i doveri fondamentali, forse è proprio perché resistiamo a questa proposta che il messaggio biblico e la sapienza dei popoli ci indicano.
Ti prego, o DioO Dio, Ti prego a Ti domando quando mai riusciremo a sconfiggere l'ipocrisia che abita nei "palazzi del potere" e l'egoismo dei nostri cuori?
Perché anziché togliere ai poveri non si prende dove c'è il troppo e l'ingiusto? Perché un ducetto padano deve possedere ville e villoni e milioni di donne e di uomini vivono senza casa?
Non mi aspetto, o Dio, una risposta che già so. Mi aspetto da Te la forza per agire con coerenza nella mia vita personale. E mi aspetto che nella chiesa il Tuo vento impetuoso crei movimento di vita, di ribellione, di conversione, anziché inneggiare ad un governo che ha bocciato anche questa settimana una civile proposta di legge rispetto alla omofobia.
Dunque, l'unico miracolo che Tu ci proponi è il cambiamento della nostra vita quotidiana, premessa indispensabile per pregustare la gioia di un mondo nuovo.

SE IL POPOLO CAPISSE....


" E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema monetario e bancario, perché, se accadesse, credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina. "   (Henry Ford,  1863-1947)




RAMADAN 1432


<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.ildialogo.org">www.ildialogo.org</a> Auguri ai Musulmani per l'inizio del Ramadan 1432,di Comitato Organizzatore

Decima Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2011
Auguri ai Musulmani per l'inizio del Ramadan 1432

di Comitato Organizzatore

Cari fratelli e sorelle,

in occasione dell’inizio del Ramadan 1432 vi porgiamo i nostri auguri più sinceri e fraterni e niente affatto rituali.

L'inizio del vostro Ramadan avviene quest'anno a pochi giorni dall'infame e terribile atto criminale realizzato in Norvegia da chi si è dichiarato “cristiano” e propugna idee naziste e razziste. Vittime di quell'infame azione sono stati giovani e giovanissimi fra cui tantissimi cristiani e musulmani che in quel paese convivono pacificamente oramai da decenni e che insieme stavano partecipando ad un campo giovani del Partito Laburista norvegese per costruire un futuro migliore.

Questa azione infame e l'ideologia infame che l'ha generata ci devono spingere ancora di più sulla strada del dialogo, dell'amicizia, del rispetto e della stima reciproci, del superamento di qualsiasi incomprensione e pregiudizio reciproco. Di fronte a tale barbarie, che ripete ciò che i nazisti hanno fatto nel corso della seconda guerra mondiale e di tutta la loro infame storia, siamo ancora più convinti che non c'è alternativa alla via del dialogo se vogliamo dare un futuro alla nostra umanità.

Sono passati oramai dieci anni da quando nel 2001 lanciammo l'appello per la realizzazione di una giornata del dialogo cristiano-islamico. Da allora tantissime cose positive sono accadute ma purtroppo, come gli ultimi tragici avvenimenti della Norvegia ci ricordano, non siamo ancora riusciti a sconfiggere la guerra e la violenza e l'ideologia odiosa che la genera e la sostiene.

Ma proprio i tragici fatti della Norvegia ci confermano ancora di più sulla necessità del dialogo nonché sull’urgenza del tema, "DIALOGO, PLURALISMO, DEMOCRAZIA: IL NOSTRO COMUNE ORIZZONTE", che quest'anno abbiamo indicato alle comunità cristiane e musulmane per la celebrazione della Decima Giornata del Dialogo Cristiano-Islamico del prossimo 27 ottobre 2011, perché il dialogo, per consolidarsi tra le persone e tra i popoli, non può fare a meno di pluralismo e democrazia.

Crediamo sia necessario che tutti gli uomini e donne di volontà buona prendano esempio dal primo ministro norvegese Stoltenberg che ha affermato di voler rispondere all'odio e alla violenza con “più democrazia e più apertura”, esattamente l'opposto di quello che vogliono terroristi e guerrafondai.

Sappiamo che il Ramadan per le comunità musulmane è un momento di gioia, di impegno personale e collettivo sulla via del bene, rifiutando tutto ciò che è male e aprendosi al povero e al diseredato per i quali vengono raccolti fondi di solidarietà.

Auguriamo che un tale spirito possa espandersi anche alle comunità cristiane e a tutte le altre comunità di fede, per riscoprire il bene comune, l’amore per la vita ed il rifiuto di ogni violenza, rifiutando l'idea di poter essere padroni di Dio, perché – così abbiamo concluso il nostro appello - il dialogo è lo sforzo sulla via di Dio che ci compete e ci onora.

Ramadan karim!

Con un fraterno saluto di shalom, salaam, pace

Il Comitato Organizzatore della Decima Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2011

Venerdì, 29 luglio 2011.


Per l'elenco dei promotori clicca quì

Per tutte le informazioni sulla giornata vai alla pagina www.ildialogo.org/cristianoislamico



Venerdì 29 Luglio,2011 Ore: 09:25

AI FRATELLI E ALLE SORELLE MUSULMANE AUGURI DI BUON RAMADAN


Il Ramadhan  (visto dal mondo cristiano) 

Colgo l’occasione di questo spazio per porgere ai fratelli musulmani gli auguri per l’inizio del Ramadhan 1432, che in moltissimi onoreranno, anche se potrebbero sentirsi esonerati, trovandosi lontani dalla loro terra, ripromettendosi di recuperare  quando dovessero ritrovarsi nella condizione più favorevole.

Auguri, ovviamente a titolo personale, ma sarebbe bello che altri ritenessero opportuno associarsi.

"Ramadhan" è il nome del nono mese lunare del calendario musulmano.

Si tratta di uno dei cinque pilastri della religione musulmana, che concretizza la visione verticale della religiosità (rapporto esclusivo dell’uomo con Dio) e orizzontale (rapporto solidale fra gli uomini).

Durante questo mese i musulmani, da circa un'ora e un quarto prima del sorgere del sole fino al suo tramonto, si astengono dal bere, dal mangiare e da qualsiasi relazione sessuale. E' dunque un mese di rottura, rispetto alla vita quotidiana, che mira al risveglio della spiritualità ed alla coscienza della presenza di Dio.

E’ la volontà, da parte del musulmano, di prendere le distanze dal mondo per avvicinarsi al Creatore dei mondi. Questa dimensione spirituale è fondamentale, è l'espressione intima della verticalità della fede, cioè della dimensione che regola il rapporto fra l’uomo e Dio.  Ma la dimensione orizzontale si presenta come il complemento indispensabile poiché colui che digiuna entra in una sorta di comunione con gli altri uomini, ma, principalmente, con i poveri e i bisognosi della terra. Senza bere, senza mangiare, l’uomo è incoraggiato a dare, a condividere ed a partecipare alla vita comunitaria.

La privazione del corpo segna la rinascita e la rigenerazione dell'energia spirituale, perché tale privazione si coniuga con l’esigenza di ripristinare rapporti sociali interrotti, screzi fatti o subiti, in un sentimento di pacificazione interiore che riavvicina le famiglie e i gruppi alla luce della solidarietà umana e sociale. L’aspetto religioso si fonde così con l’aspetto sociale, per questo il ramadhan va inteso come l’espressione della verticalità della fede. Tutto però dipende dal più importante pilastro dell’Islam, e cioè la Professione di Fede, che unisce tutti gli altri pilastri: la carità, la preghiera e il pellegrinaggio alla Mecca. Non esiste digiuno senza la professione di fede, come non esisterebbero gli altri pilastri se non compresi nell’unico disegno divino che trova, nella professione di Fede, la più alta manifestazione.

Nel nostro mondo occidentale e nelle Chiese cristiane, il digiuno e l'astinenza dalla carne, che era di regola tutti i venerdì e durante tutta la Quaresima, cioè quaranta giorni, sono stati praticamente abbandonati. Nel mondo protestante questa prescrizione si mantiene astratta e non fa parte di quelle obbligatorie. Tra i cattolici restano solo due giorni di digiuno all'anno, ma un giorno di digiuno per un cattolico significa semplicemente limitarsi ad un pasto e due spuntini. Non si tratta assolutamente di astenersi da alimenti e bevande per tutto l'arco della giornata.

La pratica islamica è certo stupefacente per noi cristiani. Costituisce una testimonianza di fede singolare. Non c'è alcuna confessione al di fuori dell'Islam che manifesti in modo così forte la sua fede in questa occasione.

 

Rosario Amico Roxas

IL VERO RISPETTO

Non esiste vero rispetto della dignità umana se non quando chi cerca di esprimere la sua solidarietà è attento a evitare che il povero, uscito dalla prigione di strutture nemiche, entri nella gabbia di strutture amiche.

Lavorare per un mondo nuovo significa far sì che l’emarginato e lo sfruttato possano percepire nitidamente la propria vocazione (o la vocazione del loro popolo), esprimere e vivere la propria cultura, progettare il loro destino e raggiungere, in piena libertà, le loro mete. Significa fare in modo che anch’essi, come i discepoli del Cristo, non debbano più chinarsi con reverenza davanti a “padri” che non siano Quello che “sta nei cieli”. (Ettore Masina)

Kahlil Gibran

Non conosco verità assolute,  ma sono umile di fronte alla mia ignoranza: in ciò è il mio onore e la mia ricompensa.

giovedì 28 luglio 2011

A PRALI: SABATO 30 LUGLIO ALLE OPRE 17.

La libreria Claudiana di Torino e la chiesa valdese di Prali organizzano un incontro per presentare la nuova collana CAMPO DEI FIORI  diretta da Vito Mancuso. Dialogheranno con Vito Mancuso Grado Merlo e Franco Barbero.
L'incontro si svolge all'interno del tempio valdese di Prali.

DA "IL FATTO QUOTIDIANO"

Blog | di Alessandra Faiella

27 luglio 2011

  C’è poco da stare gay
Come si può pensare, come dice Paola Concia, che il nostro Parlamento stia dalla parte dei violenti? La Lega – non c’era da stupirsi – ha votato compatta, ne sarà stato felice Borghezio, quel pacioso buon uomo e padre di famiglia, che ha appena definito alcune idee del terrorista norvegese Breivik buone, anzi, ottime. Entusiasta del risultato anche Giovanardi, che è costretto a comprare i mobili a Lissone (belli, ma cari) da quando per principio si rifiuta di andare all’Ikea: tutto può sopportare ma due uomini che si tengono per mano davanti alla libreria Uttala, questo è troppo. E che dire di un governo che ha come capo un personaggio che si definisce orgoglioso di non essere gay: puttaniere ladro bugiardo sì ma gay mai! Un parlamento che ha tra le sue file molti gay, gli stessi che votano contro una legge per tutelare i gay. Ma una legge contro l’ipocrisia e la vergogna non esiste ancora.

Un paese, l’ultimo ormai dei paesi civili, dove non si possono celebrare unioni omosessuali, ma, se si picchiano, l’omofobia non è un’aggravante. Mica è l’odio che muove certa gente ad aggredire gli omosessuali, è che non sopportano il colore di certe camicie. Del resto il Ku Klux Klan picchiava, torturava, impiccava, stuprava i neri mica perché erano neri, ma perché stonavano nei gospel!

E’ inutile che ci scervelliamo a capire perché in Italia non si possano avere le stesse leggi giuste approvate nel resto dell’Europa. E’ presto detto: qui c’è il Vaticano, altrove non c’è e tutti i governi che si sono succeduti in Italia non possono e non vogliono inimicarsi il Vaticano. Così è se vi pare e anche se non vi pare. Del resto io penso, come molti pensano, che il Papa sia gay (quelle scarpette rosse di Prada non mi hanno mai convinto) e sarebbe meraviglioso vederlo finalmente mano nella mano con Padre Georg, non fosse che è lui il primo a scagliarsi contro le famiglie “diversamente etero”. Insomma se qualcuno cerca un buon esempio di onestà intellettuale e sincerità morale ha qualcuno a cui ispirarsi. Amen.

NON LASCIAMOCI DISTRARRE

Il lato B della politica… 

 

Tempi disastrosi quelli della politica; i nodi vengono al pettine e ancora non tutti i nodi sono incappati nelle maglie del pettine stretto.

Lo stesso Berlusconi ha anticipato di temere nuove accuse contro la sua augusta persona da parte dei pm, e nessuno meglio di lui conosce le ragioni per le quali sa di doversi attendere nuove e più gravi accuse: un modo come anticipare i tempi e mettere le mani avanti per  ribadire il suo teorema della persecuzione giudiziaria che contrasterebbe la sua “reiterazione dei reati”, che meglio indicherebbe il suo status comportamentale.

E’ proprio la politica che cerca di distrarre i cittadini con il solo modo che le rimane… mostrare il suo lato B, nella speranza di attirare l’attenzione su argomenti diversi da quelli che campeggiano sul tavolo degli accusatori.  Non c’è più angolo recondito, nascosto, o cantina o sottotetto della politica che non contenga gli scheletri del malcostume, non più riponi bili negli armadi, perché strapieni.

Verrebbe da pensare che anche la speranza abbia esaurito la sua forza  salvifica, lasciando un’intera nazione in balia dei marosi che nocchieri improvvisati non sono capaci di controllare.

Ormai  sappiamo che il potere peggiore appartiene a personaggi nascosti, mimetizzati nelle pieghe del sottopotere e da lì, in modo non visibile, controllano la finanza creativa, inventata proprio per loro, che barattano i consensi che racimolano grazie all’uso del potere concesso, con ulteriori margini operativi, sempre più mirati all’arricchimento personale, come se un destino beffardo avesse loro concesso il dono dell’immortalità.  Basta una stronzata pronunciata da Borghezio, che non dovrebbe fare notizia trattandosi di una costante del bizzarro personaggio, per creare un caso di dibattito e tacere sulle altre emergenze ben più significative.  E’ questo il lato B della politica che vuole attirare l’attenzione e distrarre gli ingenui, che dal lato B si aspettano visioni allettanti, stuzzicanti, peccaminose pure; ma non è così, perché in questa italietta di questo governicchio, il lato B della politica sta per Berlusconi , che ne interpreta in pieno tutte le varianti!

 

Rosario Amico Roxas

 

 

DIO STESSO SI E' RIPOSATO

“Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro, ma il settimo giorno è giorno di riposo per il Tetragramma, tuo Dio. Tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro le tue porte”. E’ sorprendente, qui, come persino lo schiavo e lo straniero, che, del resto, vengono per abitare con gli ebrei, si debbano riposare. Ricordiamoci che all’epoca, non esisteva alcun diritto del lavoro, bensì la schiavitù e lo sfruttamento. Eppure, in una società antica “normale”, tutti potevano smettere, di quando in quando, di lavorare, salvo lo schiavo, di cui si poteva disporre a piacimento, totalmente privato di ogni diritto. Il quarto comandamento rompe con questa regola antica: per costruire la società, occorre far riposare tutti!

Questa ragione “sociale” è accentuata, per così dire, da un’altra più importante: “Poiché in sei giorni Dio ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si è riposato”.

Dio, il settimo giorno, non ha fatto nulla, e pertanto, ha creato il riposo, osservandolo Egli stesso. Dio non ha detto: “osservate il riposo!”, ma si è riposato Egli stesso. Questa è la singolare forza dello shabbat. Del resto, il testo lo sottolinea: “Perciò Dio ha benedetto il settimo giorno, lo shabbat e lo ha santificato”. Dal punto di vista umano un solo verbo, “ricordati”, concerne lo shabbat. Per Dio, ve ne sono due: “benedire” e “santificare”.

Marc-Alain Quaknin, Le Dieci Parole, Paoline, Milano, 2001. pp. 100-101   

BERTRAND RUSSEL


Le opinioni dell’uomo medio sono molto meno stupide di quel che sarebbero  se pensasse con la sua testa.

Enrico Peyretti


Scrivere e leggere è ancora vivere.

Poi si deve trasformare la coscienza in esperienza.

mercoledì 27 luglio 2011

LA SOLITA IPOCRISIA CATTOLICA

«La separazione è moralmente ingiusta se si decide di salvare una vita, sacrificando l'altra…non è lecito decidere a quale delle due bambine dare la possibilità di sopravvivere». È il concetto che esprime il teologo Luigi  Lorenzetti su FamigliaCristiana.it, già all'attenzione del pediatra Mario Lima che ha in cura Lucia e Rebecca. Quella di Lorenzetti è l'indicazione a evitare la separazione (perché una delle due gemelline sarebbe per forza sacrificata). La scelta di salvarne una è invece «eticamente corretta» per il comitato di Bioetica dell'Università di Bologna. Ma a due condizioni: «imminente pericolo di vita» e «apprezzabili possibilità di salvare uno dei due neonati».

PER RICONOSCERE LO STATO DELLA PALESTINA


Oggi si riunirà il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, e il mondo intero avrà la possibilità di adottare una nuova proposta che potrebbe segnare il cambio di rotta di decenni di negoziati di pace fra israeliani e palestinesi: il riconoscimento da parte dell'ONU dello stato palestinese.

Oltre 120 nazioni del Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina hanno già dato la loro adesione all'iniziativa, ma il governo di destra in Israele e gli Stati Uniti sono fortemente contrari. L'Italia e altri paesi chiave dell'Europa sono ancora indecisi, e un'enorme pressione da parte dell'opinione pubblica potrebbe convincerli a votare in favore di questa opportunità per mettere fine all'occupazione.

I negoziati di pace guidati dagli Stati Uniti, che vanno avanti ormai da decenni, hanno fallito, mentre Israele ha imprigionato il popolo palestinese, confiscato le sue terre e bloccato la Palestina dal diventare un'entità politica sovrana. Questa nuova coraggiosa iniziativa potrebbe liberare il popolo palestinese dalla prigionia, ma perché ciò avvenga l'Europa deve guidare l'operazione. Costruiamo una chiamata globale enorme rivolta all'Italia e ad altri leader europei per dichiarare il nuovo stato ora, e facciamo sì che il sostegno dei cittadini di tutto il mondo a questa proposta legittima, nonviolenta e diplomatica sia chiaro e forte. Clicca sotto per firmare la petizione e invia questa e-mail a tutti:

http://www.avaaz.org/it/independence_for_palestine_9/?vl

Se tracciare le origini del conflitto israelo-palestinese è complicato, la maggioranza della popolazione da ambedue le parti è invece d'accordo su un punto: il modo migliore per raggiungere la pace ora è la creazione dei due stati. Tuttavia, i diversi negoziati di pace che si sono susseguiti sono stati indeboliti da episodi di violenza da ambedue le parti, i tanti insediamenti israeliani in Cisgiordania e il blocco umanitario di Gaza. L'occupazione di Israele ha ridotto e frammentato il territorio dello stato palestinese e reso la vita di tutti i giorni dei palestinesi un inferno. L'ONU, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale hanno annunciato recentemente che i palestinesi sono pronti per avere uno stato indipendente, ma il più grande ostacolo alla sua riuscita è l'occupazione da parte d'Israele. Persino il Presidente degli Stati Uniti ha chiesto di mettere fine all'espansione dei territori e di ritornare invece ai confini del 1967 con accordi sugli scambi di terra, ma il Primo ministro Netanyahu ha reagito furiosamente: il messaggio di non cooperazione non poteva essere più chiaro di così.

E' arrivata l'ora di un cambiamento epocale e di passare da un futile processo di pace a un nuovo cammino verso il progresso. Mentre Isreale e il governo americano dicono che l'iniziativa palestinese è "unilaterale" e pericolosa, in realtà le nazioni di tutto il mondo appoggiano pienamente questa mossa diplomatica che rigetta la violenza. Il riconoscimento globale della Palestina potrebbe isolare gli estremisti e incoraggiare il crescente movimento nonviolento israelo-palestinese in corso insieme al vento pro-democrazia che sta soffiando nella regione. Ma più importante ancora, potrebbe salvare il cammino verso un negoziato sugli insediamenti, permettere ai palestinesi l'accesso a una serie di istituzioni internazionali che potrebbero aiutarli a raggiungere la libertà, e inviare un chiaro messaggio al governo in favore dell'occupazione dei territori che il mondo non è più disposto ad accettare l'impunità e l'intransigenza.

Per troppo a lungo ormai Israele ha messo a repentaglio la speranza della nascita dello stato palestinese. Per troppo a lungo gli Stati Uniti sono stati accondiscendenti e per troppo a lungo l'Europa si è nascosta dietro gli Stati Uniti. Ora Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e l'Alto Rappresentante dell'Ue non hanno ancora deciso da che parte stare sulla costruzione dello stato palestinese. Appelliamoci a loro perché si mettano dalla parte giusta della storia e perché sostengano la dichiarazione della Palestina per la libertà e l'indipendenza, attraverso un forte sostegno e con il necessario aiuto economico. Firma ora la petizione urgente per chiedere all'Europa di sostenere l'iniziativa e appoggia questo passo decisivo per una pace di lungo termine fra Israele e Palestina:

http://www.avaaz.org/it/independence_for_palestine_9/?vl

La costruzione dello stato palestinese non risolverà questo lungo conflitto di punto in bianco, ma il riconoscimento dell'ONU cambierà tutto e aprirà le porte alla libertà e alla pace. In tutta la Palestina il popolo si sta preparando con molte aspettative e speranze per riprendersi la libertà che questa generazione non ha mai conosciuto. Mettiamoci dalla sua parte e facciamo pressione sull'Europa perché faccia lo stesso, così com'è avvenuto quando ha sostenuto il popolo egiziano, siriano e libico.

Con speranza e determinazione,

Alice, Ricken, Stephanie, Morgan, Pascal, Rewan e il resto del team di Avaaz


IGNAZIO SILONE


Il bisogno di sincerità e di verità mi sospinge a creare un mondo semplice, chiaro, evidente; e non un mondo irreale, fantastico e lunare, ma il nostro mondo terrestre, il mio paese terrestre.

CHE FORTUNA!


In Italia l’80% possiede la casa in cui vive. Questo è un dato davvero confortante a livello nazionale. Non è il caso mio!

"CARO SERGIO, QUI SIAMO COME SUL TITANIC"


“Basta con proclami e giochi a rimpiattino”, perché la Fiat è come il Titanic e, se si rovescia, l’ad. Sergio Marchionne “ha sempre qualche poltrona in qualche consiglio di amministrazione”, ma per i lavoratori restano solo “la cassa integrazione, la mobilità e la disoccupazione”: è quanto si legge nella lettera che i delegati della Fiom distribuiranno davanti agli Enti centrali. I delegati scrivono per informare il manager che “qui c’è una gran confusione: i sindacati (anche i suoi) le dichiarano sciopero per il mancato conguaglio del premio di produzione”, mentre “i colleghi delle Strutture centrali non vedono nel futuro grandi opportunità”.

Oltre a questo, “non voler lanciare modelli nuovi mentre il mercato langue è una bufala servita solo a coprire il fatto che occorreva liquidità per scalare Chrysler. I concorrenti macinano dati di vendite e investimenti assolutamente significativi”, mentre “se non si adotta una linea chiara e si lascia fare al mercato, con il peso tecnologico sbilanciato verso Chrysler, il nostro destino è già segnato”.

Dietrich Bonhoeffer

Durante il giorno del riposo dovrebbe regnare il silenzio esteriore ed interiore.

Nelle nostre case si lascino da parte tutti i lavori non strettamente necessari per la vita.

POVERETTO....


Commento pubblicato su “Il Messaggero” del  27 luglio

che ANCHE i maggiordomi di Arcore mi hanno chiesto l’aumento».

(da Il Messaggero del 27 luglio 2011)
*******

Ma come si permettono ?
Dovrebbero essere ben felici di offrire i loro servizi all'unto, al signore, al più grande presidente del consiglio degli ultimi 150 anni.
Siamo proprio al fondo del barile: 3monti ci annuncia che con il perdurare della crisi non si salverebbero NEANCHE i cittadini di serie A, o di prima classe;
ora il povero Berlusconi, 
** costretto a pagare una salata ammenda alla CIR; 
** costretto a compensare la moglie in rapporto al numero dei tradimenti perpetrati; 
** costretto a tacitare tutte le escort che minacciano "pentimenti";
** costretto a dispensare ministeri per mantenere una maggioranza-salvagente;
** costretto a farsi scrivere da Angelino l'ennesima legge ad personam, regolarmente incostituzionale; 
** costretto a riconoscere a Bossi tutte le matatte che gli vengono in mente;
** costretto a cercarsi una via di fuga dai processi;
** si ritrova a dover aumentare lo stipendio ANCHE ai "maggiordomi" del castello di Arcore, con il rischio di dover aumentare lo stipendio ANCHE ai giardinieri, alle "fammes de chambre", ai cuochi, agli inservienti, ai pulizieri.... e meno male che non c'è più Mangano come stalliere, perchè avrebbe dovuto riconoscergli uno stipendio adeguato al suo ruolo di eroe.

In Sicilia c'è un antico proverbio: ...ad arbulu cadutu...accetta...accetta
(Quando un albero cade tutti si precipitano a dargli colpi d'ascia.)

commento inviato il 27-07-2011 alle 12:16 da rosarioamicoroxas

 

martedì 26 luglio 2011

QUESTE DATE DA SEGNARE


• Sabato 30 luglio a Pinerolo si sposano Roberta e Karen alle 14,30.
• Sabato 3 settembre a Padova si sposano Franca e Francesca.
• Domenica 4 settembre (data ora precisa) la "Scala di Giacobbe" si incontra confronta sul tema: "L'amore forte, l'amore fedele" a Chiusa Pesio.
• Per informazioni 0121/72857 dalle 17 alle 17,30.

UN PARLAMENTO CONTRO I DIRITTI

L'aver bocciato la legge sull'omofobia costituisce una vergogna per questo governo e per questa maggioranza, ostaggio dell'ignoranza e del pregiudizio. Il Paese, pur con le sue contraddizioni, esprime una maggiore maturità. Le istituzioni non hanno il compito di stimolare verso una società più giusta e più rispettosa dei diritti delle persone?
E' proprio vero ciò che constatiamo ogni giorno: i più corrotti , i più  violenti e i più sporcaccioni sono sempre quelli che si fanno paladini della civiltà e della società cristiana.
Ancora una volta l'UDC dimostra di essere il partito del cardinal Bertone.
La lotta per i diritti non si fermerà.

UNA LETTERA


Ciao Don Franco mi chiamo Mauro. Vorrei fare una osservazione e nello stesso una o due domande. La prima come mai solo i sacerdoti di rito romano non si possono sposare...Per mè non c'è nessun problema viene comunque Onorato Gesù quale figlio di Dio...La seconda domanda e affermazione, non sono d'accordo sul fatto che le donne non possono accedere al presbiterato.In fin dei conti viene sempre onorato il Signore..Non vedo dove sia il problema...è sempre cristianesimo.Gli anglicani hanno le donne presbitere...alla fine si prega sempre Lui?...ma con modi e forme diverse... 

UNA RISPOSTA

Gentile signor Mauro,
lei dovrebbe girare la domanda al papa perchè è solo il pregiudizio vaticano che mantiene la legge del celibato obbligatorio dei preti. Si tratta di una delle tante repressioni che la gerarchia cattolica mantiene. Lo stesso può dirsi per la proibizione alle donne di accedere al ministero. Evidentemente la misogenia trionfa ancora nella chiesa cattolica ufficiale. Spesso poi nascono e prosperano relazioni nascoste che non fanno nè dignitose nè felici le vite di molti preti e di molte donne.
Resta il fatto che, qualcosa cambierà, se si ritroverà la strada del Vangelo. Ora la chiesa ufficiale è una prigione in cui manca l'aria. Non basterà un papa un po' più aperto: ci vuole la creatività del popolo di Dio partendo da una disobbedienza esplicita ed espressa di quanti e quante amano la chiesa di Gesù. Ognuno di noi deve fare la sua parte.
Un caro saluto a lei
                        don Franco

SOGGIORNO A RIO DELL'OY SCALA DI GIACOBBE

Ciao a tutte e tutti
 
per quanto riguarda la ,data per la due  giorni a Rio dell'Oy, il fine settimana  del  3-4 settembre sembra al momento quello più fattibile.
Se siete d'accordo fissiamo la data in questione per il temine di questa settimana; certo si vorrebbe includere il maggior numero di persone .....si sa che le date sono sempre un problema. Non è facile mettere tutti d'accordo.                                                                          
              Dunque: individuata la data del 3 e 4 (sabato e domenica) settembre, in quanti ci siamo?? Chi aderisce fin d'ora??
I costi del soggiorno: pensione completa 35 euro   -  se scegliamo la formula di preparare noi i pasti  si pagherebbe 10 euro. Naturalmente le spese relative ai viveri sono a nostro carico.
E' consentito l'uso della cucina per autogestirci.
Beatrice in questo momento è assente da Rio dell'Oy e le informazioni che vi trasmetto le desumo dal foglio che mi ha lasciato che conferma tramite messaggio telefonico.
C'è solo da definire una questione della tessera che personalmente non ho capito bene; siccome Beatrice rientra domenica mi farò meglio spiegare.
Indicativamente i costi sono questi.
Un saluto a voi, Cristiano.
__._,_.___

PERCHE' IN ITALIA NON SUCCEDE?

In Austria 300 preti hanno lanciato un APPELLO ALLA DISOBBEDIENZA.
Finalmente si respira un po' di Vangelo della libertà e della responsabilità.
Finalmente qualcuno ha il coraggio di uscire allo scoperto chiaramente.
Finalmente qualcuno, per amore del Vangelo e della chiesa, rompe il silenzio.
Finalmente qualche pastore ama il popolo di Dio e lo invita a parlare.
Finalmernte l'obbedienza non è più una virtù e si torna un po' a sperare.
Finalmente ogni donna e ogni uomo, ogni credente che è pietra viva
può prendere la parola, dissentire o consentire: la chiesa è casa di tutti.

APPUNTAMENTO IMPORTANTE

Cristiano ci avverte che siamo riusciti a trovare una data per la due giorni di confronto e di spiritualità del Gruppo "La Scala di Giacobbe". Io sarò presente solo domenica 4 settembre perchè il giorno 3 sarò a Padova per il matrimonio di Franca e Francesca. Consiglio la lettura di "L'amore forte" di Fabio Regis ( Editori Riuniti).

DON VERZE', CAL E I SOLDI

Un prete affarista come Verzè, un amico corrotto come Berlusconi e la benedizione del vaticano erano le tre componenti che davano linfa al San Raffaele. Eppure l’affare truffaldino e fallimentare non ha retto.

Il grande prete manager al quale il duce di Arcore baciava la mano, ora viene sollevato dall’incarico. Ma non avrà problemi ad arrivare alla fine del mese. Non ha la mia pensione. La Radio Vaticana ha oscurato la notizia del suicidio di Cal, il vice del “manager di Dio”.

IN PIAZZA, IN PIAZZA



Trenta giorni e poi le ferie saranno (anche per chi ha avuto la fortuna di farle) solo più un ricordo. Davanti a questa manovra iniqua la risposta potrà essere massiccia, diffusa, coinvolgente. Abbiamo la possibilità reale di “mandare a casa” Berlusconi e di cominciare a progettare qualcosa di meglio. I tagli alla sanità, alla cultura, alla scuola e ai servizi possono trasformarsi nella sepoltura di questo governo.

lunedì 25 luglio 2011

300 PARROCI: APPELLO ALLA DISOBBEDIENZA

Tira nuovamente aria di tempesta nella Chiesa austriaca, dove i più di 300 parroci hanno lanciato, il 19 giugno scorso, festa della Trinità, «un appello alla disobbedienza».

Dopo che , lo scorso anno, l'Iniziativa dei Parroci aveva reagito duramente alle misure intraprese da Benedetto XVI in ordine alla gestione dello scandalo degli abusi sessuali, giudicandole troppo blande e aveva chiesto la convocazione di un nuovo concilio ecumenico e una riforma dell' «attuale struttura assolutistica della Chiesa», l'appello ora diffuso richiama a puntuali atti di disobbedienza, articolati in sette punti (www.pfarrer-initiative.at): nel corso di ogni funzione liturgica verrà recitata una preghiera pubblica per la riforma ecclesiale; non verrà rifiutata l'amministrazione della comunione a cristiani di buona volontà, quand'anche fossero divorziati risposati, membri di altre Chiese o persone che abbiano lasciato la Chiesa; non vi saranno più "parroci volanti", costretti a celebrare più messe in centri diversi a causa della carenza di preti, ma verrà permesso ai fedeli stessi di celebrare; da ora in poi il cosiddetto servizio della Parola con distribuzione della santa comunione sarà chiamato "celebrazione eucaristica senza prete" e sarà valida anche per le celebrazioni domenicali; si ignorerà la proibizione di far pronunciare l'omelia a laici competenti, tra cui donne che insegnano religione; faranno sì che ogni parrocchia abbia un presidente laico: uomo o donna, sposato o no, allo scopo di contrastare la fusione di più parrocchie fomentando una nuova immagine sacerdotale; infine, si approfitterà di ogni opportunità per promuovere pubblicamente l'ammissione delle donne e degli uomini sposati al sacerdozio.

«Inoltre – si legge nell'appello – siamo solidali con quei colleghi che non potranno più esercitare le loro funzioni a causa della loro decisione di sposarsi, ma anche con coloro che, nonostante una relazione, continueranno il loro servizio come sacerdoti».

                                                                   (Da Adista, 16 luglio)

 

GHANDI

Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato, ricordati che contiene esseri come te.

STAINO

SE LA MANOVRA    

PASSA, PERCHE’                              DUE GALLI SONO

TREMONTI DOVREBBE                   TROPPI ANCHE IN UN

DIMETTERSI?                                POLLAIO DI MERDA

TOLSTOJ

Il segreto della felicità non è di far sempre ciò che si vuole, ma di volere sempre ciò che si fa.

CHI PUÒ NARRARE LE SUE MERAVIGLIE

   Canterò sull'arpa le salvezze,

sulla lira la gioia, sul liuto l'allegria,

sul flauto una lode senza fine.

Chi tra tutte le creature

può narrare le tue meraviglie?

Con la bocca di tutte loro

sia lodato il tuo nome

per sempre, in perpetuo.

Ti benedicano secondo la loro intelligenza,

facciano udire insieme una voce di giubilo.

IO-TU-NOI DAVANTI ALLA MORTE

 Sto pensando ad un incontro su Noi e la nostra morte per una serata del mese di agosto.

Informerò la prossima settimana

L’USUALE ASSASSINO SOLITARIO


Perché la Norvegia è stata punita
Maurizio Blondet
24 Luglio 2011
 
"Sono sempre loro, ci attaccano», strilla subito Fiamma Nirenstein su Il Giornale. E si domanda: «La prima vendetta di Al Qaida dopo la morte di Bin Laden?». Non da meno il Sun, di proprietà di Murdochstein: «L'11 settembre norvegese. Massacro di Al Qaeda». Ma anche nei giornali moderati e oggettivi, i giornalisti esperti di terrorismo (ossia, che hanno seguito corsi in Israele su invito del Mossad) nelle prime ore è stato tutto un esercitarsi sul terrorismo islamico, e sulle ragioni per cui aveva colpito in Norvegia. Poi quando è parso chiaro che era stato il biondo norvegese suprematista bianco, hanno corretto un po', ma la traccia della tesi preconcetta è rimasta appiccicata agli articoli del 23 luglio.
Nessuno ha invece provato a fare un elenco diverso.
La Norvegia è il solo Paese europeo ad appoggiare ufficialmente la dichiarazione unilaterale di sovranità statale che l'Autorità Palestinese intende porre davanti all'ONU a settembre, cosa a cui il governo israeliano si oppone furiosamente. (Norway backs Palestinian path to UN statehood vote)
La Norvegia, e per la precisione il suo fondo governativo che gestisce gli introiti petroliferi (450 miliardi di dollari) e li investe, ha escluso dai suoi investimenti due ditte israeliane di costruzioni, quando ha scoperto che le due ditte costruiscono insediamenti illegali per i coloni ebraici nei Territori Occupati: « Una scelta etica», ha dichiarato il ministro delle Finanze norvegese. Poco prima, lo stesso fondo aveva rifiutato di comprare azioni, ossia di finanziare, la Elbit, ditta israeliana famosa per produrre i reticolati elettrificati di separazione contro i palestinesi. (Norway government-run pension fund drops Africa Israel group shares)
La Norvegia è stata accusata pubblicamente da Avigdor Lieberman, il ministro degli Esteri di Netanyahu, di « promuovere l'antisemitismo». (Lieberman accuses Norway of promoting anti-Semitism)
Le simpatie della Norvegia per Israele si sono molto raffreddate dopo che due medici norvegesi (Mads Gilbert ed Erik Fosse) presenti a Gaza durante l'operazione Piombo Fuso dove avevano operato giorno e notte palestinesi con ferite orrende e misteriose, tornati in patria hanno accusato l'armata israeliana di aver fatto di Gaza «un laboratorio per sperimentare nuove armi». Armi che producono mutilazioni brutali senza schegge, e il distacco degli arti. Notizia ampiamente censurata dai media europei, ma che l'opinione pubblica norvegese, grazie ai due medici, non ha potuto ignorare. (Testimonianze di medici palestinesi e norvegesi: "A Gaza si sta usando un nuovo tipo di arma")
Nell'isola di Utoya, dove è avvenuto l'eccidio, i giovani socialdemocratici avevano il giorno prima attuato una piccola manifestazione pro-Palestina, alla presenza del ministro degli Esteri norvegese, con striscioni che non sono piaciuti a Lieberman e a Netanyahu, e certo nemmeno alla Nirenstein.
I nostri commentatori hanno sottolineato con voluttà che la Norvegia è un « bersaglio del terrorismo islamico», perchè partecipa alle operazioni in Afghanistan e contro la Libia. La Norvegia ha appena annunciato che si ritirerà dalla guerra libica entro agosto. Cosa per cui ha ricevuto velate minacce da Washington. (Norway to quit Libya operation by August)

domenica 24 luglio 2011

SI ESCE DALL’AFGHANISTAN

Il rientro è iniziato. Durerà quasi tre anni. Sarà veloce e totale. L'Afghanistan tornerà in mano agli afgani.

La "missione" è fallita. Qualcosa, in verità, ha fatto: ha ucciso centinaia di migliaia di civili, ha lasciato sul campo migliaia di soldati, ha distrutto un paese che ora lascia nel caos più completo.

 

GENOVA: GIUSTIZIA NON E' FATTA

Mentre in Val Susa non si trova la via del dialogo tra cittadini ed istituzioni, a Genova si è fatto il contrario della giustizia. La morte di Carlo Giuliani viene sbeffeggiata dal fatto che coloro che hanno compiuto le violenze contro cittadini non violenti sono stati promossi in carriera. Serve ricordare perchè finalmente si riconosca la verità e si faccia giustizia.