giovedì 31 marzo 2011

LUIGI CANCRINI: QUESTO E' ABBANDONO

 

Il servizio di Iacona su Rai3 ha riproposto con forza il problema dello stato di abbandono in cui si trovano ancora oggi i detenuti ospiti di alcuni ospedali psichiatrici giudiziari. È stata la Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale presieduta da Ignazio Marino a documentare l’insufficienza paurosa di uomini e di mezzi con cui ci di occupa ancora oggi di quelli che Fanon chiamava i “dannati della terra” e dei pochi eroi che in modo a volte davvero straordinario di loro continuano ad occuparsi. Difficile dire, ovviamente, se quella di Marino e Iacona resterà solo una denuncia o se ad essa seguirà una qualche iniziativa reale da parte del Governo e delle Regioni cui gli OPG oggi sono passati ormai da due anni per occuparsi davvero del loro superamento. Tremenda mi sembra sempre infatti, dopo quarant’anni di psichiatria, la difficoltà di quelli che pendano di essere sani (senza esserlo) ad avvicinarsi, incontrandolo, al dolore di questi malati speciali della mente e del cuore. L’OPG in cui sono rinchiusi, mi dico, è solo il risultato naturale (ed orrendo) delle loro manovre di evitamento. Lo specchio delle loro paure.

LA RUSSA: UN VERO FASCISTA

Insultare, fare violenza, prevaricare: i veri fascisti hanno un modello in Ignazio La Russa. Affonda nel Mediterraneo un gommone ( un bimbo tra gli undici morti) e La Russa e camerati bloccano il Parlamento per salvare il loro capo e finanziatore.
Ci resta solo più la strada del Nord Africa? Accanto alla lotta parlamentare è sempre più necessario scendere democraticamente in piazza.

FORA DA I BALL

Questa è parola di ministro. Non stupisce più di tanto questo linguaggio sulla bocca  di un ignorante e rozzo padano. Stupisce piuttosto che nessuno lo mandi  a casa e che in questa Italia possano sedere in Parlamento e addirittura al governo persone prive di qualunque "alfabeto" della democrazia. Eppure la cultura leghista è proprio questa: ignoranza , denaro, razzismo e corruzione.
In questo contesto è chiaro che qualunque "trota" farà fortuna.

MI ASPETTAVO CHE.....

Sì, mi aspettavo che le curie di Bergamo, Treviso, Vicenza e Torino mettessero a disposizione almeno 5000 posti di accoglienza negli istituti religiosi, nei seminari e nei conventi semivuoti…

Ma loro fanno scelte diverse… Affittano a studenti e scuole, alle ASL… Fanno soldi anziché fare accoglienza…  Poi fanno discorsi a non finire sulla solidarietà.

CAPITE PERCHE'?

Capite perché sono in affanno e in arretrato con le lettere che giacciono inevase per troppo tempo?

Sono almeno quattro giorni la settimana in viaggio per gruppi e incontri molto impegnativi e il lavoro comunitario è assai cresciuto. Non posso fare di più. Sono assediato da richieste di colloqui personali che sono costretto a ridurre a 25 ore settimanali.

LO SPETTACOLO INDECENTE

 

Ancora una volta il presidente del consiglio dà spettacolo. Raduna i suoi tifosi, raccoglie un po’ di gente con un panino e un caffé e prima, dopo e durante l’udienza del processo si svolge il teatrino a sostegno del “perseguitato nazionale” che si dichiara estraneo ai fatti.

Ma c’è un Italia che ha già capito di che spettacolo si tratta: una siepe per impedire di vedere il marciume.

E' QUESTO IL FEDERALISMO?

Lampedusa da settimane è abbandonata dal governo. Non basteranno le promesse di Berlusconi.

Perché Como, Varese, Treviso e Vicenza non organizzano le tendopoli e soprattutto l’accoglienza?

Il federalismo che si vuole è questo: caricare sui più poveri l’accoglienza dei disperati. È il privilegio degli uni e l’abbandono degli altri.

ELLEKAPPA


Video conferenza tra Obama, Sarkozy, Merkel e Cameron

Berlusconi non c'è, si sta ritagliando un ruolo per il dopo.

ALTAN


E i profughi?

Clandestini, e molto probabilmente

anche radioattivi.

mercoledì 30 marzo 2011

SE CI SEI...

Se ci sei batti un colpo...  La crisi libica ha dimostrato, se ce ne fosse ancora stato bisogno,  che l'Italia non conta nulla....
I capi di goverrno si incontrano e il ministro degli esteri italiano non viene nemmeno avvertito. A cose fatte, gli riferiscono.
In Italia occupano ancora la scena le cene di Arcore.

COMMENTO A MATTEO 4,1-11



“Se, se, se, se…” Questa particella di due lettere che introduce il condizionale è una fra le più usate in assoluto

“Se, se, se, se…” Questa particella di due lettere che introduce il condizionale è una fra le più usate in assoluto. Se solo avessi la possibilità, se la vita mi avesse offerto, se Dio, se questa società, se gli altri, se la chiesa, se mio figlio, se mia moglie… se il mondo fosse diverso… farei molte cose, amerei, mi impegnerei, sarei diverso…

E’ la parolina che amiamo di più, che meglio esprime il nostro sentire ed il nostro pensiero, che giustifica i nostri comportamenti.

Ma è la parola più usata anche da Satana, così come il condizionale è il tempo verbale del peccato, della caduta. All’inizio della Bibbia e nel cuore dell’Evangelo, Satana usa il “se”. Porre il “se” all’inizio di un discorso, mettere il condizionale quando ci rivolgiamo agli altri, indica la più assoluta mancanza di rispetto. Anche nei confronti di Gesù e di Dio, come in tutti gli ambiti della vita: sociale, ecclesiale, politico, lavorativo, familiare….

Usare il “se” può essere comprensibile nel tempo dell’infanzia, quando si vorrebbe ciò che non si ha. Il “se” è demoniaco anche nei confronti di noi stessi: l’ideale che prevale sempre sul reale, ciò che vorremmo avere ed essere anziché ciò che abbiamo o siamo.

Ecco cos’è il peccato: la mancanza di rispetto per il reale. L’incredulo è colui che ha molte idee, su tutto e su tutti, che sa come gli altri (Dio compreso) dovrebbero essere e su ciò che mi viene detto dagli altri e da Dio.

Dire “se” significa esprimere un ricatto. Si condiziona così il proprio impegno, il proprio amore, la propria disponibilità a ciò che gli altri (Dio compreso) debbono fare e dire. Quando usiamo il “se” non vogliamo essere amati, ma obbediti.

Infine, il “se” è la particella della tentazione, come ci dimostrano i testi letti poco fa. Se Dio vuole che io creda, che io ami… deve dimostrarmi tutta una serie di cose.

La venuta di Gesù segna, per sempre, la fine dell’uso del “se” da parte di Dio. Dio ama al presente, non al condizionale – con buona parte di tutti i moralisti che continuano a presentare l’amore di Dio come una realtà che dobbiamo che ci verrà concessa “se”…

                 Pastore valdese di Pinerolo  Gianni Genre

                      13/03/2011

JOSE' COMBLIN E' PASSATO AL PADRE



Cari amici, fratelli e sorelle,

Ho saputo da Eduardo Hoornaert, teologo belga che vive in Brasile, che domenica scorsa, a Salvador di Bahia, verso le 8 di mattina, a causa di un infarto fulminante, Jose Comblin è passato al Padre. Aveva 88 anni.

Piangiamo il nostro amico, fratello, teologo della liberazione, profeta e amico dei poveri, e allo stesso tempo siamo lieti perchè è arrivato, dopo una laboriosa esistenza, al Regno di Dio.

Tanti cari e fraterni saluti
 
lboff







martedì 29 marzo 2011

PREGHIERA

Dio di Abramo e di Sara,

ci chiami a partire.

Lo testimoniava l’inquietudine del nostro

cuore,

mentre volevamo fermarci qui,

nel caldo conforto del ritorno.

Ma tu non hai casa!

Sei sempre in movimento verso l’altro,

senza fissa dimora.

Continua a chiamarci dal nostro luogo di

transito

per farci riprendere il cammino con te verso

la promessa.

La nostra terra non è questa,

nessun luogo è il nostro luogo,

siamo gente tua in movimento, sempre

stranieri.

Fa che il tuo servizio sia il nostro cantico.

Amen 

IL BUON ATEISMO

 Rabbi Moshe Lob diceva: Non esiste qualità o forza nell’uomo che sia stata creata inutilmente. E tutte le qualità, anche quelle basse e malvagie, possono essere sollevate al servizio di Dio. Così, per esempio, l’orgoglio: quando viene innalzato, si trasforma in nobile coraggio nelle vie di Dio. Ma a che scopo sarà stato creato l’ateismo? Anch’esso ha il suo innalzamento: nell’atto di pietà. Poiché quando uno viene da te e ti chiede aiuto, allora tu non devi raccomandargli di avere fiducia e rivolgere la sua pena a Dio. Ma devi agire come se Dio non ci dosse, come se in tutto il mondo ci fosse uno solo che può aiutare quell’uomo: e quell’uno sei tu.

(dai Racconti di chassidim, di Martin Buber)

ILCONFRNTO CON IL DIVINO

Non sarà che il problema di oggi, di tutte le religioni, è proprio questo: non prendere davvero seriamente Dio, e invece usarlo come oggetto dei propri travisamenti, una sorta di specchio deformante...

Moni Ovadia: diciamo che tutte quelle grandi manifestazioni di religiosità hanno una allarmante ridondanza di parole come se si volesse ricoprire Dio, tenerlo a bada, tenerlo lontano, per non misurarsi realmente con Lui, con quello che realmente è e soprattutto non è. io penso che il Divino non chieda all’essere umano di credere in Dio, ma di credere nei suoi simili – un’impresa assai più difficile.

Ciò che su diceva prima con il racconti di Buber: aiuta l’altro come se fossi tu solo a poterlo fare.

Moni Ovadia: racconto un aneddoto ebraico al proposito. Gli ebrei decidono di non essere più ebrei, perché ne sono stanchi. Così dicono al Padre Eterno: “Non vogliamo più essere ebrei, vogliamo essere un popolo qualsiasi, siamo stufi, ne abbiamo passate troppe!”. Il Padre Eterno, con molta comprensione risponde: “Va bene, va bene come dite voi però almeno restituitemi quello che vi ho dato”. Così partono verso il cielo milioni di vagoni di tonnellate di libri, di fogli, di discorsi, di carte, finché esce la mano dell’Eterno a bloccare il carico e la sua voce ironica spiega: “Eh no ragazzi! Un momento. Io di libri uno ve ne ho dato. Tutto il resto tenetevelo”. L’uomo spesso si innamora delle proprie parole e le vuole attribuire a Dio, rinunciando alla propria responsabilità, Ci pensa Lui, rimettiti a Lui. Per tale motivo è bene sempre tenere presente come un faro il racconto meraviglioso “il buon ateismo” riferito da Buber. Ha ragione Lévinas: se ci si vuole cimentare nell’ardua impresa di confrontarsi con il Divino del monoteismo bisogna passare dalla stazione dell’ateismo e sostarvi per poi cercare di oltrepassarla, eluderla non serve. Certo si tratta di un cammino impervio, difficile persino da concepire, ma solo così vale la pena di cimentarsi.

(Moni Ovadia, Difendere Dio, a cura di Gabriella Caramore, collana Uomini e profeti, Morcelliana, Brescia, 2009, pp. 68-70).

lunedì 28 marzo 2011

RICEVO E PUBBLICO


A Enzo Mazzi, CdB Isolotto – Firenze
A Giovanni Franzoni, CdB S. Paolo – Roma
A Tonino Cau, CdB Olbia
A Franco Barbero, CdB Pinerolo
A Letizia Tomassone, pastora valdese
A Daniela Di Carlo, pastora valdese
A Elizabeth Green, pastora battista
A Lidia Maggi, pastora battista
Alla prof. Adriana Valerio
Al prof. Sergio Tanzarella
Al prof. Giulio Giorello
Al prof. Walter Peruzzi
Al prof. Mauro Pesce



Buon giorno a voi!

Lo studio biblico nei gruppi della nostra Comunità cristiana di base di Pinerolo quest’anno si sta cimentando con il libro degli “Atti degli Apostoli”.  In particolare, forse per la prima volta, ci siamo soffermati/e a lungo sulla questione del proselitismo e del battesimo.

Dal cap. 8 al cap. 11 il tema emerge con grande evidenza: Filippo battezza con acqua l’eunuco etiope, Pietro fa altrettanto con Cornelio e tutta la sua famiglia. Ma loro, la prima comunità di discepoli e discepole, che cinquanta giorni dopo la morte di Gesù hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo, non è scritto che si siano anche battezzati/e a vicenda con acqua. La novità, annunciata da Giovanni il Battezzatore, era proprio questa: il battesimo con Spirito Santo e fuoco (Luca 3) avrebbe sostituito quello con acqua.

Perché cominciano a battezzare con acqua chi riconoscono aver ricevuto il dono dello Spirito? Gesù non l’ha mai fatto... Perché appare così forte il bisogno di fare proseliti? Gesù non rilasciava “tessere” di appartenenza, ma “si limitava” a invitare uomini e donne a seguirlo sui sentieri del Regno, dell’amore e della cura reciproca...

In questa differenziazione di pratiche tra Gesù e i suoi primi seguaci possiamo vedere il germe di una “costruzione” che non era nei sogni di Gesù? Praticare e predicare l’amore prescinde dai numeri, dalle regole, dalle dottrine...

Non è la prima volta che queste domande si presentano, ma è la prima volta che le abbiamo sentite risuonare con forza. E abbiamo scelto di avviare una piccola ricerca, per approfondire... Nei testi dei commentari che utilizziamo non abbiamo trovato nulla di nuovo rispetto alla lettura tradizionale che dà per scontato il battesimo con acqua fin dagli albori del cristianesimo.

A voi, quindi, chiederemmo il dono di un contributo, di una risposta vostra, personale, autorevole, che ci aiuti in questa ricerca comunitaria. Vorremmo pubblicare domande e risposte sul prossimo numero della nostra rivista Viottoli, per contribuire alla ricerca anche di altre e altri che leggono Viottoli fuori dalla nostra piccola comunità.

Vi chiederemmo la cortesia di farci pervenire le vostre risposte/riflessioni entro il 15 maggio prossimo, possibilmente non superando le 3-5 cartelle e, gentilmente, via email.
Ma ogni altra forma (lunghezza e modalità d’invio) sarà da noi accolta con gioia e riconoscenza. Che vi esprimiamo fin d’ora, con i nostri affettuosi saluti.


Per la redazione di Viottoli

Carla Galetto e Beppe Pavan


PS. Vi saremmo molto grati/e per un cortese cenno di accoglimento della nostra richiesta entro il 10 aprile p.v.



_________________________________________________________________

Associazione Viottoli - Comunità cristiana di base
c.so Torino, 288  -  Pinerolo (To)
tel. 370 1115649  ---  e-mail: viottoli@gmail.com  ---  www.viottoli.it

ALLA REDAZIONE DI VIOTTOLI

ALLA REDAZIONE DI VIOTTOLI

 

Carissimi/e,

ho ricevuto la vostra richiesta. Sia pure fuori tempo massimo e non utilizzabile per la rivista, esprimerò anch’io alcune opinioni riguardo alle questioni da voi sollevate.

·        Davvero la nostra comunità ha il dono delle differenze. Abbiamo tre gruppi biblici settimanali. Nei due in cui svolgo il servizio di animatore non ci siamo per nulla soffermati a lungo sulla questione del proselitismo e del battesimo. Sono stati altri i “punti caldi” del nostro confronto nella lettura degli Atti degli Apostoli.

·        Gesù non ha mai battezzato con l’acqua? Forse non è proprio così pacifico, alla luce di molti studi, che “Gesù non l’ha mai fatto”,come leggo nel vostro scritto.

·        Grazie, grazie ancora dello stimolo che accolgo volentieri.

Un caro saluto

Franco Barbero

GIORGIO GABER

Non ho paura di Berlusconi in sé. Ho paura di Berlusconi in me.

CANCRINI:QUESTO E' ABBANDONO

 Il servizio di Iacona su Rai3 ha riproposto con forza il problema dello stato di abbandono in cui si trovano ancora oggi i detenuti ospiti di alcuni ospedali psichiatrici giudiziari. È stata la Commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale presieduta da Ignazio Marino a documentare l’insufficienza paurosa di uomini e di mezzi con cui ci di occupa ancora oggi di quelli che Fanon chiamava i “dannati della terra” e dei pochi eroi che in modo a volte davvero straordinario di loro continuano ad occuparsi. Difficile dire, ovviamente, se quella di Marino e Iacona resterà solo una denuncia o se ad essa seguirà una qualche iniziativa reale da parte del Governo e delle Regioni cui gli OPG oggi sono passati ormai da due anni per occuparsi davvero del loro superamento. Tremenda mi sembra sempre infatti, dopo quarant’anni di psichiatria, la difficoltà di quelli che pendano di essere sani (senza esserlo) ad avvicinarsi, incontrandolo, al dolore di questi malati speciali della mente e del cuore. L’OPG in cui sono rinchiusi, mi dico, è solo il risultato naturale (ed orrendo) delle loro manovre di evitamento. Lo specchio delle loro paure.

LE MERAVIGLIE DI DIO

 Un gruppo di bambini stava studiando le Sette Meraviglie del mondo. Al termine della lezione, la maestra chiese loro di fare una lista di quelle che consideravano le Sette Meraviglie del mondo. La maggioranza votò per le piramidi d’Egitto, il Partenone, il Colosseo, la muraglia cinese, il Gran Canyon, la basilica di San Pietro. Mentre si faceva lo spoglio, la maestra notò che un’allieva se ne stava taciturna e non aveva consegnato la sua lista. Le domando allora se avesse difficoltà a completare la sua lista. La bambina rispose: “Si, un po’. Non riuscivo a decidermi, perché sono tante le meraviglie. Credo che le Sette Meraviglie del mondo sono: poter toccare, poter assaporare, poter vedere, poter ascoltare... dopo qualche secondo continuò: “...poter sentire, poter ridere e... poter amare”. Quando ebbe terminato di leggere, l’aula rimase in profondo silenzio. È molto facile ammirare le opere costruite dall’uomo e considerarle come meraviglie, mentre ci passano inosservate le meraviglie che Dio ha fatto per noi.

domenica 27 marzo 2011

E' BESTEMMIA

 C'è chi, adirato per qualcosa che non è andato per il verso giusto, se la prende coscientemente con Dio e l'offende. C'è, invece, chi offende Dio senza saperlo, senza rendersene minimamente conto. Bestemmia per colpevole ignoranza. L'ignoranza è colpevole, quando si ha la possibilità di conoscere, di capire, e non lo si fa. Un esempio di questa ultima bestemmia, l'ha offerto recentemente Roberto De Mattei, vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha parlato ai microfoni di Radio Maria, dichiarando che il disastro naturale che ha colpito il Giappone, è una punizione divina. Ora, ritenere che il Dio della misericordia possa volere la sofferenza e la morte di persone innocenti, soprattutto di creaturine innocenti, significa non aver capito nulla del Vangelo. Significa bestemmiare.

Francesca Ribeiro
 
 

INSEGNANTI DEL PINEROLESE

Gli insegnanti della scuola pubblica del Pinerolese (di ogni ordine e grado) riunitisi in assemblea sindacale Cgil il 4 marzo esprimono la loro indignazione in merito alle dichiarazioni del presidente del Consiglio sul loro operato.

A suo avviso gli insegnanti svolgerebbero attività didattiche in contrasto con l’indottrinamento delle famiglie. Tali dichiarazioni evidenziano una non conoscenza del ruolo della scuola pubblica che è preposta a formare persone in grado di partecipare alla futura società, nel rispetto delle regole della convivenza civile, democratica e dei valori della Costituzione della Repubblica italiana. La partecipazione responsabile, critica e peculiare di ciascuno garantisce la dignità di ogni singolo individuo e la possibilità di svolgere al meglio il ruolo di cittadino italiano.

Paola Colombino (seguono 126 firme di insegnanti del Pinerolese)

SMANTELLAMENTO DELLA GIUSTIZIA

Riporto alcune righe di Moni Ovaia comparse su l’Unità del 12 marzo:

“L’ultimo provvedimento del governo Berlusconi, la proposta di legge per la riforma costituzionale della giustizia, è l’atto conclusivo di smantellamento del cuore della democrazia italiana, il pilastro costituzionale della separazione dei poteri. Il senso di questa azione demolitrice è stato dichiarato con chiarezza dallo stesso premier: se la riforma elaborata dal suo visir Alfano fosse stata operante nel 1994 non ci sarebbe stata tangentopoli, ovvero un potere corrotto e corruttore sarebbe stato al riparo dalle indagini della magistratura. Dunque lo scopo della riforma è semplicemente quello di rendere impunite le malefatte dei potenti e dei loro cortigiani e, in particolare, per rendere ingiudicabile il Sultano. Non bisogna essere giuristi per capirlo basta fare funzionare per qualche istante le meravigliose cellule grigie di cui siamo forniti gratuitamente”.

STAINO

Quanto può                     Pensa

distruggere                                  alla Gelmini

uno tsunami?                             e alla scuola

                                                   pubblica

UN 'ANALISI ATTENTA: LA GUERRA NON E' LA SOLUZIONE


Business chiama guerra

 

La guerra non è più un’occasione difensiva da una aggressione esterna, né una manovra aggirante per dilatare confini e procedere a conquiste; la guerra è suggerita dagli affari delle medesime persone che gestiscono i governi di nazioni che, per un motivo o un altro, trovano ragioni di contendere.

L’Italia, così malamente governata  da un presidente del consiglio definibile come “un uomo per tutte le stagioni”, spazia tra una politica interventista e un'altra  mediatrice, a seconda della maturazione di interessi personali del medesimo presidente del consiglio.

Quando Bush decise unilateralmente la guerra in Iraq, mentendo sulla presenza di armi di distruzione di massa, Berlusconi impose l’adesione a quella guerra, che, con ipocrita fantasia, venne battezzata missione di pace; una missione di pace sotto l’egida del Codice militare di guerra e sotto comando inglese, dichiaratamente in guerra, che costò la vita a 19  soldati nell’attenjtato di Nassirija.

Casualmente  si verificò una coincidenza che meriterebbe un’approfondita valutazione: finanziatori americani, dei quali non sono mai stati resi noti i nomi, non trovando in nessuna parte del pianeta dove investire i loro “risparmi”, si riversarono in Italia e, sempre casualmente, in modo particolare ed esclusivo nelle aziende di Berlusconi, sull’orlo di un fallimento storico, oberate da 4,5 miliardi di dollari di debiti; le aziende pagarono i debiti e avanzarono due miliardi dei quali non si è saputo più nulla, neanche nelle dichiarazioni dei redditi.

Il turno adesso tocca a Gheddafi, sanguinario dittatore, già colpevole di attentati con centinaia di morti, ma detentore abusivo di enormi riserve di petroli, peraltro di eccellente qualità.

Questo governo ha chiuso entrambi gli occhi su tutto, ha accettato le stravaganze del folle di Tripoli,  le esibizioni delle valchirie guardie del suo augusto corpo; in nomne di una pacificazione gli è stata promessa un’autostrada, 5 miliardi di dollari, in cambio petrolio e gas; questo almeno la parte del business che compare, perché l’autostrada deve costruirla Impregilo, unitamente ad una intera città satellite; dentro l’affare c’è anche l’ENI  e l’ENEL, nonché la fornitura di mezzi militari, armi e quanto altro.

L’ombra di un conflitto di interessi da parte dei due sottoscrittori dell’accordo, si materializza sfacciatamente, specie conoscendo l’assoluta assenza di scrupoli in entrambi.

In un circuito di denaro di tale dimensione, chi sta seduto al posto di comando determina scelte e opzioni estremamente remunerative.

Ma il popolo libico si è ribellato a 42 anni di dittatura feroce e ne è venuta fuori una guerra civile, che il mondo è chiamato a neutralizzare per evitare una pulizia etnica dalle conseguenze gravissime.

L’Italia è chiamata a fare la sua parte, ma il governo tentenna; prima non interviene per “!non disturbare il colonnello impegnato ad ammazzare quella parte dissidente del suo stesso popolo; quindi, costretto dalle alleanze fornisce basi e aerei, ma poi si pente; prova dolore per il carnefice del popolo libico e ne prova certamente di più dovendo considerare sfumati ricchissimi accordi.

Questo governo, così servile con Gheddafi al punto di umiliarsi a chinarsi per baciare la mano lorda di sangue, non è quello che ci vuole per gestire una crisi politica e diplomatica  che  pone l’Italia in una sponda opposta  al colonnello; troppi interessi comuni tra i due governanti determinano incertezze, tentennamenti, e  difese d’ufficio, con la giustificazione secondo la quale Gheddafi si ostina a rimanere al potere per non esporsi al tribunale dell’Aja che vuole processarlo per crimini contro l’umanità…. Accomunato in questa ostinazione allo stesso Berlusconi, che si ostina a rimanere al governo perché solo da quella poltrona può tentare una strenue difesa DAI  processi, visto che NEI processi non può vantare speranze assolutoirie.

 

Rosario Amico Roxas

EUROPRIDE 2011


E' cominciato il lungo cammino dei cristiani omosessuali italianiper portare la loro testimonianza all'EuroPride di Roma 2011 per aiutare così le nostre chiese e la società ittaliana ad aprirsi all'accoglienza delle persone omosessuali. Lo sappiamo. Forse non tutti potranno o vorranno esserci all'Europride, ma crediamo che sia importante continuare a sollecitare la nostra società e le nostre chiese sul tema dell'accoglienza.

Per questo motivo il gruppo Nuova Proposta di Roma, con l'aiuto dei volontari progetto gionata e dei gruppi di cristiani omosessuali italiani ed europei, realizzeranno nell'Europride una serie d'iniziative che saranno il cuore di questo cammino.

Ma chiediamo anche a te di diventarne protagonista e di aiutarci, anche con una donazione minima, per coprire almeno in parte i costi che saranno sostenuti per realizzarle affinchè 'il vento del cambiamento' non smetta mai di soffiare sulle nostre vite e sulle persone che ci sono più vicine. Perchè il futuro non è un posto dove andare ma è

A te decidere se dare o meno il tuo contributo...



Dalle Veglie all'Europride 2011. I cristiani omosessuali italiani sono in movimento!

Testo a cura dei volontari del progetto gionata del 14 marzo 2011

Questo 2011 si preannuncia un anno pieno di novità per i cristiani omosessuali italiani. E' già cominciato il lungo cammino dei gruppi di credenti omosessuali italiani per organizzare le veglie per le vittime dell'omofobia del 17 maggio 2011 a cui, quest'anno, hanno aderito anche i gruppi europei aderenti al Forum Europeo dei gruppi di cristiani GLBT.
Ma accanto alle Veglie per le vittime dell'omofobia c'è un'altra iniziativa in cui i gruppi italiani hanno deciso di impegnarsi, si tratta dell'EuroPride 2011 di Roma.


 


Il 17 maggio tante veglie di preghiera per ricordare le vittime dell'omofobia

Noi cristiani possiamo "rimanere in silenzio" mentre uomini e donne soffrono, vengono picchiati e uccisi solo perché omosessuali? Noi diciamo di no!
Ecco perché anche quest'anno, per la quinta volta, nei giorni che precedono  il 17 maggio (Gionata intenzionale contro l'omofobia)  in Italia ed in varie parti del mondo, i gruppi di cristiani omosessuali pregheranno insieme per ricordare le vittime dell'omofobia.

Leggi tutto...
 

Contribuisci anche Tu al cambiamento. Aiutaci a realizzarlo!

E' cominciato il lungo cammino dei credenti omosessuali italiani che vogliono portare la loro testimonianza all'EuroPride di Roma per aiutare le nostre chiese e la società italiana ad aprirsi all'accoglienza delle persone omosessuali.
Ma chiediamo a tutti di diventare protagonisti e di aiutarci, anche con una donazione minima, a coprire almeno in parte i costi delle iniziative che stiamo per realizzare.




STAINO

Millecinquecento                  Ma se ne hanno
euro a chi lascia l'Italia          pagato il triplo
e torna a casa.                    per arrivarci....

RIALLINEARE LA SORTE DEGLI UOMINI

" E' fatale che il riequilibrio planetario sposti ricchezza e benessere a danno nostro;ma è necessario che anche all'interno dell'occidente, destinato a patire lo scorrimento, questo avvenga secondo lo stesso principio, e quindi che il sacrificio non sia scaricato sui più deboli"
(Elvio Fassone)

ALCUNI MIEI APPUNTAMENTI

 

  • Torino: venerdì 8 e venerdì 22 aprile dalle ore 18 alle 19,30 proseguono gli incontri di Lettura biblica in Via San Pio V, 17b. porporrò alcune letture dei Salmi.
  • PINEROLO: Sabato 9 nella sede della comunità cristiana di base di Corso Torino 288 presenterò il libro “La questione morale” (Roberta De Ponticelli, Raffaello Cortina Editori) alle ore 17.
  • Busto Arsizio: lunedì 18 aprile incontro con la locale comunità cristiana di base alle ore 21.
  • Moncalieri: martedì 19 alle 20,455 proseguiamo la conoscenza del Primo Testamento.

TORINO

Venerdì 22 aprile alle 20,15 incontro sul capitolo 15 del Vangelo di Giovanni in Via San Pio V, 17b.

TORINO

Domenica 17 aprile dalle 10,30 alle 15 giornata comunitaria del gruppo comunità nascente in Via San Pio V, 17b dalle ore 10,30 alle ore 15.

 

 

 

sabato 26 marzo 2011

ELLEKAPPA

Il premier

è un uomo

d’onore

sta pagando

il suo debito

al clan dei

responsabili

PRIMA NE USCIAMO MEGLIO E'

BONN - «Prima si uscirà dal nucleare e meglio sarà». Lo ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel riferendosi sulla «lezione da apprendere» dal caso Giappone. A margine di una conferenza finanziaria a Francoforte, Merkel ha qualificato ancora una volta l'attuale tecnologia nucleare come «transitoria» e ha giudicato i test di resistenza delle centrali nucleari a terremoti, tsunami e attacchi terroristici decisi il 15 marzo dai paesi dell'Ue, sono un fatto positivo. «Il dibattito deve svilupparsi su basi razionali» ha poi aggiunto la cancelliera tedesca. Dopo la catastrofe giapponese, il governo tedesco ha deciso di sottoporre i suoi 17 reattori ad un esame di sicurezza approfondito che impone necessariamente il fermo per almeno tre mesi di sette dei reattori più vecchi.

LIBRETTO VIOLA

Giovedì 31 alle 18, al Teatro del lavoro in via Chiappero 12, presentazione della raccolta di scritti di Francesca Spano “Il libretto viola”, Iacobelli Edizioni.

Intervengono: Anna Nadotti, Federica Tourn, Elio Salvai,. Introduce Carlo Zanzottera. L’incontro è un modo per ricordare Francesca, la sua appassionata ricerca e la sua crescita nella politica e nella fede. I suoi scritti, al di là della personale vicenda biografica trovano connessioni e collocazione nell’esperienza di un’intera generazione e si ricompongono in una memoria che è anche una sorta di bilancio e testamento.

 

 

venerdì 25 marzo 2011

COMMENTO ALLA LETTURA BIBLICA

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4 Or doveva passare per la Samaria. 5 Giunse dunque a una città della Samaria, chiamata Sichar, vicina al podere che Giacobbe dette a Giuseppe, suo figliuolo; 6 e quivi era la fonte di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del cammino, stava così a sedere presso la fonte. Era circa l’ora sesta. 7 Una donna samaritana venne ad attinger l’acqua. Gesù le disse: Dammi da bere. 8 (Giacché i suoi discepoli erano andati in città a comprar da mangiare). 9 Onde la donna samaritana gli disse: Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana? Infatti i Giudei non hanno relazioni co’ Samaritani. 10 Gesù rispose e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli t’avrebbe dato dell’acqua viva. 11 La donna gli disse: Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; donde hai dunque cotest’acqua viva? 12 Sei tu più grande di Giacobbe nostro padre che ci dette questo pozzo e ne bevve egli stesso co’ suoi figliuoli e il suo bestiame? 13 Gesù rispose e le disse: Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; 14 ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna. 15 La donna gli disse: Signore, dammi di cotest’acqua, affinché io non abbia più sete, e non venga più sin qua ad attingere. 16 Gesù le disse: Va’ a chiamar tuo marito e vieni qua. 17 La donna gli rispose: Non ho marito. E Gesù: Hai detto bene: Non ho marito; 18 perché hai avuto cinque mariti; e quello che hai ora, non è tuo marito; in questo hai detto il vero. 19 La donna gli disse: Signore, io vedo che tu sei un profeta. 20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che a Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare. 21 Gesù le disse: Donna, credimi; l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvazione vien da’ Giudei. 23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 24 Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità. 25 La donna gli disse: Io so che il Messia (ch’è chiamato Cristo) ha da venire; quando sarà venuto, ci annunzierà ogni cosa. 26 Gesù le disse: Io che ti parlo, son desso. 27 In quel mentre giunsero i suoi discepoli, e si maravigliarono ch’egli parlasse con una donna; ma pur nessuno gli chiese: Che cerchi? o: Perché discorri con lei? 28 La donna lasciò dunque la sua secchia, se ne andò in città e disse alla gente: 29 Venite a vedere un uomo che m’ha detto tutto quello che ho fatto; non sarebb’egli il Cristo? 30 La gente uscì dalla città e veniva a lui. 31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia. 32 Ma egli disse loro: Io ho un cibo da mangiare che voi non sapete. 33 Perciò i discepoli si dicevano l’uno all’altro: Forse qualcuno gli ha portato da mangiare? 34 Gesù disse loro: Il mio cibo è di far la volontà di Colui che mi ha mandato, e di compiere l’opera sua. 35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi vien la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate gli occhi e mirate le campagne come già son bianche da mietere. 36 Il mietitore riceve premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinché il seminatore ed il mietitore si rallegrino assieme. 37 Poiché in questo è vero il detto: L’uno semina e l’altro miete. 38 Io v’ho mandati a mieter quello intorno a cui non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete entrati nella lor fatica. 39 Or molti de’ Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: Egli m’ha detto tutte le cose che ho fatte. 40 Quando dunque i Samaritani furono venuti a lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne quivi due giorni. 41 E più assai credettero a motivo della sua parola; 42 e dicevano alla donna: Non è più a motivo di quel che tu ci hai detto, che crediamo; perché abbiamo udito da noi, e sappiamo che questi è veramente il Salvator del mondo. Giovanni 4:4-42