mercoledì 30 settembre 2009

UNA RISPOSTA ALTA ALL'ODIO

Giorgio Napolitano:

"Un Paese si fa rispettare se è rispettabile e se rispetta gli altri, se i suoi cittadini si comportano con senso del decoro, se non offendono chi è diverso da loro, le minoranze religiose, gli stranieri immigrati, gli omosessuali". Lo ha detto il presidente della Repubblica tornando a citare la questione gay, in occasione dell'apertura dell'anno scolastico.

LETTERA FIRMATA


Caro Don Franco Barbero,

mi chiamo R, sono un ragazzo di 15 anni, Le scrivo da Bologna, non sono italiano.
Innanzitutto Le ringrazio per il suo impegno per l'umanità, per la felicità in Dio delle persone.
Le vorrei raccontare la mia storia. Sapevo di essere omosessuale da quando avevo circa 10-11 anni... E so che esiste Dio -anche se negli ultimi anni mi sono un po' allontanato- da quando... esisto. Ho sempre avuto tantissimi dubbi. Mi ci volevano ben 4 anni per accettare me stesso... perché? Ho sempre seguito le lezioni di religione (ovviamente cristiane) a scuola (ancora quando abitavo all'estero, ma la situazione nel mio paese non è differente in questo ambito) ove ci dicevano che l'omosessualità è una devianza, vizio insomma, un peccato. Andavo in chiesa e sentivo le stesse parole. Mi sono convinto di ciò, anche se, prima non ho mai pensato che il mio orientamento sessuale potesse essere una barriera tra me e il Signore. Anni di sofferenze e di non accettazione di me stesso erano il risultato dell'ignoranza della Chiesa. Poi ho cominciato a vedere cosa dicevano altri religioni... addirittura religioni lontane. (I "mormoni" mi sembravano quelli più comprensivi e umani.)
Oggi ho capito, che l'amore è sempre un dono di Dio: sono convinto (per esperienza) che io riesco ad amare un ragazzo quanto un uomo eterosessuale una donna. Ho percepito che non esistono davanti al Signore amori di serie A e di serie B. So, che Dio non fa errori e, se mi ha creato così, è perché io dovevo essere così. Questo lo posso ringraziare soprattutto a Lei, don Barbero. 
Ho scritto questo e-mail perché possa pubblicarlo sul suo sito (se vuole, ovviamente) è perché possa mostrare ed avere un'altra ragione per poter affermare le sue ragioni.

Però, negli ultimi tempi mi sono un po' allontanato da Dio, spero Lei possa aiutarmi a ritrovarLo.

Grazie per il suo tempo dedicato alla mia lettera,

Le ricorderò nella mia preghiera, 
saluti,
R.

UNA LETTERA E UNA RISPOSTA

Caro R.
tra i tuoi 15 anni e i miei 70 esiste una certa distanza, ma tu ,gettando un ponte, mi hai fatto sentire vicino al tuo cammino. Sei già riuscito ad accettarti, a volerti bene, a prendere distanza dalla incultura reazionaria che esiste in molti ambiti della società e nella chiesa cattolica  ufficiale.In verità, esiste una chiesa popolo di Dio che non condivide i pregiudizi e le posizioni della gerarchia che spesso parla presumendo di essere l'altoparlante di Dio . Tu hai già capito questo inganno. La fede , nel senso evangelico, è il tentativo di fare nostro nel quotidiano lo stile di vita di Gesù , la sua fiducia in Dio, la sua pratica di solidarietà senza esclusione.
Se lo cerchi con intelligenza e perseveranza, troverai anche nella tua città qualche realtà ecclesiale "non papalina" con cui potrai collegarti. Un cammino di fede ha bisogno di compagni di viaggio con cui fare strada insieme.
Se ti sei "un po' allontanato da Dio", come mi scrivi, sappi che Dio non si è allontanato da te . Tu senti il desiderio di non perdere questa relazione con Dio fatta di fiducia e di amore. Il 30 ottobre sarò a Bologna e , se avrò modo di incontrarti, ti regalerò il mio ultimo libro" Omosessualità  e Vangelo". In esso cerco di dire e ridire che la scoperta del sorriso di Dio su di noi trasforma la nostra vita. Ti auguro tanti anni di fiducia, di crescita, di impegno solidale dalle parte dei più deboli. Dio potrà essere per te il compagno di viaggio e il pozzo al quale attingere l'acqua fresca della felicità.
Ti abbraccio forte forte e anch'io mi ricorderò di te nella preghiera.
                                                                    don Franco Barbero
 

.FAMIGLIA CRISTIANA E DI PIETRO

 
 
2 posizioni contro lo scudo fiscale:
Famiglia Cristiana (interessante da leggere anche in controluce alle ultime vicende) e
Di Pietro che, nel discorso alla Camera, spiega in modo più semplice di altri articoli di stampa (indubbiamente più 'addottorati' e precisi) alcuni aspetti tecnico-giuridici del provvedimento...

Anche Famiglia Cristiana contro lo scudo fiscale... Interessante il punto di vista a proposito dell'interesse delle banche per questa operazione

http://www.sanpaolo.org/fc/0940fc/0940fc45.htm

SCUDO FISCALE ATTO TERZO, OVVERO L'ENNESIMA BEFFA

PER LA GENTE ONESTA

TREMONTI FA IL FILOSOFO

MA POI PREMIA I TRUFFATORI

Lo scudo fiscale, un regalo agli evasori, porterà pochi soldi nelle casse dello Stato e molti in quelle delle banche che il ministro Giulio Tremonti (nella foto) accusa di strangolare l'economia reale.

Se Obama riuscirà a metter pace tra israeliani e palestinesi, potremo forse affidargli un'ancor più complessa missione diplomatica: riconciliare Giulio con Tremonti, il moralista con il manovratore di scudi fiscali, il fustigatore della mala finanza con il ministro più amato da evasori, truffatori e falsificatori di bilanci aziendali. Le due metà dell'inquieto mondo tremontiano, il filosofo dell'economia e il furbetto del governino, sono in guerra e divise da un astio che la pratica del potere non placa, anzi, di giorno in giorno accentua.

Che c'azzecca, come direbbe Di Pietro, il Tremonti ispirato lettore dell'enciclica Caritas in veritate («È una guida per la politica», ebbe a definirla il Nostro, «insegna che l'interesse non è il tasso di sconto ma il bene generale») con il testo in cui Benedetto XVI scrive che «la dottrina sociale della Chiesa ha sempre sostenuto che la giustizia riguarda tutte le fasi dell'attività economica... Il reperimento delle risorse, i finanziamenti… hanno ineluttabilmente implicazioni morali»? Che c'entra il pensoso studioso che esalta nei suoi libri la responsabilità sociale «…verso sé stessi, verso la propria famiglia, verso la propria comunità… verso il passato (gli anziani), verso il presente, verso il futuro» (La paura e la speranza, pag. 91) con il politico che per la terza volta in sette anni (2001, 2002, 2009) premia chi esporta illegalmente denaro, eludendo quella responsabilità «verso la propria comunità» e «verso il futuro» (le tasse evase oggi sono spese in più per le generazioni di domani) che, nella filosofia del Tremonti A, sarebbe il cardine decisivo del nuovo assetto sociale?

Ma del Tremonti che parla come se l'etica l'avesse inventata lui e che al G8 dell'Aquila vantava la definizione di uno «standard legale» che avrebbe rimesso a posto i finanzieri allegri di tutto il mondo, alla fine prevale sempre il Tremonti B: quello che ora gli ispira un provvedimento che perdona reati come il falso in bilancio e la fatturazione falsa (uno dei sistemi più usati per esportare capitali in nero), le false comunicazioni sociali e la distruzione di documenti contabili. Non contento, il Tremonti B ha anche liberato gli operatori finanziari dall'obbligo di quelle fastidiose segnalazioni che consentivano, di tanto in tanto, di intervenire sul riciclaggio di denaro. Se voi foste dei mafiosi non gli vorreste bene? La politica del condono fiscale è fallimentare ma non per questo è meno politica. Se siamo costretti a reiterarla così spesso vuol dire che non funziona, o funziona poco e male. Consente però a Tremonti di ripetere il mantra «niente nuove tasse», basato in realtà su una doppia finzione.

Le nuove tasse ci sono ma portano un altro nome (per esempio, i 500 euro per la regolarizzazione delle badanti, odiosa tassa sulle famiglie e sugli anziani). Al resto provvede la nemmen tacita "legalizzazione" dell'evasione, premiata ogni due anni con un bel condono di Stato. Con l'ultima invenzione del Tremonti B, trionfante sul dolente Tremonti A, secondo gli ottimisti torneranno in Italia circa 100 miliardi di euro.

Gli sghignazzanti ex evasori (o falsificatori di bilanci o riciclatori di denaro sporco) pagheranno una ridicola tassa del 5 per cento sul capitale (in Gran Bretagna è il 44%, negli Usa il 49%) e torneranno lindi. Lo Stato (anzi, la presidenza del Consiglio, perché i quattrini andranno in un fondo apposito a disposizione del premier Berlusconi) metterà da parte, se tutto andrà bene, 5 miliardi di euro, meno di un terzo di quanto finora investito nell'Abruzzo del terremoto. Le banche incasseranno il resto. Proprio le perfide banche che il Tremonti A regolarmente accusa di strangolare l'economia reale. Obama, pensaci tu.

Fulvio Scaglione

 
Di Pietro: dal discorso alla Camera
 
... Veniamo al metodo, innanzitutto. È la solita furbata. Ricordate quando qui è venuto Sua Santità Giovanni Paolo II a farci presente che nelle carceri si sta male e si scoppia di un numero enorme di persone che soffrono? Venne a chiederci di fare qualcosa per quelle povere persone che vivono in condizioni disumane nelle carceri. E tutti quanti a dire: ha ragione, provvediamo subito, Sua Santità. Quanta ipocrisia... ...Nel provvedimento di indulto è stata inserita la norma furba in cui non si è dato atto solo di fare un provvedimento per venire incontro a chi stava in carcere in condizioni disperate, ma anche per non far andare in carcere chi meritava di stare in carcere, estendendo poi l'impunità e l'indulto a tutta una serie di reati che non c'entravano niente con la disperazione umana di alcune categorie sociali. ...
 
...Così, con questo stesso tipo di furbizia, intervenite oggi. ...  avete preso il provvedimento e ci avete infilato dentro una norma all'ultimo momento...Questo è il dato di fatto. Il provvedimento su cui interviene il decreto-legge correttivo è stato votato con il voto di fiducia. Domani ci sarà un altro voto di fiducia in cui si dice che dobbiamo correggere, perché quello era sbagliato. Si smentisce se stessi. Si è contenti di prendersi a schiaffi. ...
 
, nel merito ...  vorrei ricordare che fino ad ora i capitali che stavano e stanno all'estero - quelli regolari - possono rientrare tranquillamente in Italia. Nessuno gli dice male. Quelli che non possono rientrare sono quelli che non si possono dire da dove vengono, quelli che fino ad ora - ogni volta che venivano scoperti - venivano perseguiti a norma degli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale: riciclaggio di danaro sporco. Oggi il riciclaggio viene premiato. Qui dentro si fa riciclaggio di Stato! Questa è contraddizione o incoerenza? No, questo è dolo specifico di una categoria di persone che utilizza le istituzioni per farsi gli affari propri ... Lei [ rivolto al Presidente del Consiglio ] sa bene per quale motivo questa norma è criminale. Infatti, sa bene che quando si fa un'investigazione si scopre un euro che si trova all'estero e, quando si vanno a fare le indagini attraverso le rogatorie, chi ti risponde ti dice che quell'euro fa parte di un monte di un milione di euro. Fino ad oggi le indagini venivano fatte grazie ad un conto corrente o a un deposito scoperti all'estero e si cominciava a vedere a ritroso da dove venivano, chi gliel'aveva dato, da quale fonte di reato e da quale reato provenivano. Oggi approvate una norma in cui si dice: non si può indagare, una volta che quei soldi sono rientrati. Oggi come oggi, a lei sarebbe bastato far rientrare quel conto All Iberian e dire: ho pagato il 4 per cento di tangente allo Stato, per cui non c'è bisogno che tu indaghi su di me. Invece, da quel conto corrente abbiamo scoperto che lei ci ha pagato Mills, Craxi e compagnia bella.
Non lo si potrà più scoprire, perché lei sa bene che si parte dal conto corrente per risalire a ritroso su quali sono i reati che ci stanno dietro, ma, dal momento in cui lei blocca le indagini, ogni volta che qualcuno scopre un conto corrente, lei ha raggiunto un'impunità per tutte le vicende passate che ha commesso. Ho sbagliato: anche per le vicende future! Infatti, qualsiasi criminale oggi che ha un conto corrente all'estero fa il passaggio, lo fa rientrare e poi dopodomani lo rimanda ancora all'estero, perché la norma non dice che non devi rimandarlo all'estero il giorno dopo!
 
Fa il passaggio, e ogni volta che si scopre che ha fatto una rapina, uno spaccio di droga o un traffico d'armi o quant'altro dirà: ma no, questi sono soldi che avevo all'estero e ho fatto lo scudo! Ecco, lei ha creato un meccanismo infernale per i suoi interessi, un meccanismo infernale che coinvolge tutti i criminali, che d'ora in poi possono venire nel nostro Paese. Il nostro Paese è diventato il lavatoio mondiale della criminalità organizzata, per i reati commessi in passato e per quelli che saranno commessi in futuro. Lei lo sa bene, non lo raccontate ma lei lo sa bene, che il 648-bis lo ha distrutto e il 648-ter non è più reato d'ora in poi. Lei sta creando un salvacondotto per i reati passati e futuri, suoi e dei suoi amici se non correi. ...
 
... E poi, mi lasci dire, che c'azzecca il falso in bilancio con lo scudo fiscale? ... Perché è reato il falso in bilancio? Perché è un reato presupposto per nascondere profitti di altri reati o per rendere agevole la commissione di altri reati. ...Allora, perché depenalizzate il falso in bilancio? Che senso ha depenalizzarlo? È un reato che non c'azzecca niente con l'avere o non avere del denaro. L'avere o non avere denaro non è legato direttamente al falso in bilancio in sé, che è un'operazione contabile, è una falsa comunicazione sociale; è legato ad un'appropriazione, ad una bancarotta, ad una spoliazione, ad una corruzione. Il falso in bilancio è legato a tutt'altro, e allora che ce l'avete inserito a fare? Perché vi serve questo scudo per realizzare quello che non siete riusciti a realizzare non avendo una maggioranza qualificata in questo Parlamento: è un'amnistia mascherata! Voi state violando la Costituzione, e per questa ragione noi abbiamo posto una questione pregiudiziale di costituzionalità che domani rilanceremo, e rilanceremo nel Paese. ...
 
... Almeno questo Parlamento abbia la bontà di approvare un emendamento che abbiamo presentato: che almeno tutti i pubblici ufficiali, gli eletti e gli amministratori, direttamente o indirettamente non possano usufruire di questa norma sullo scudo fiscale, almeno loro. Altrimenti, sono davvero curioso di vedere quanti all'interno delle istituzioni faranno uso di questo scudo fiscale, magari anche all'interno di quest'Aula!
 
 
 
 
 

FIACCOLATA DI VENERDI' 2 OTTOBRE



Il decreto sicurezza approvato dal Parlamento rende il nostro paese più insicuro introducendo la discriminazione tra persone in base alla distinzione di condizioni personali e sociali.

La legge, tra le altre cose:

- decreta il reato di clandestinità: chi cerca futuro o pane diventa per legge un potenziale delinquente;

- obbliga i pubblici ufficiali (insegnanti, operatori sociali, impiegati comunali, etc.) alla denuncia;

- riconosce le associazioni “di volontari per la sicurezza” (ronde): delegando a privati cittadini compiti che sono propri delle forze dell'ordine.

Di fronte a questa legge è urgente e necessario esprimere in maniera pubblica il dissenso e attuare forme di obiezione di coscienza contro norme che feriscono le ragioni del diritto, della convivenza e della civiltà.


PARTECIPA ANCHE TU ALLA FIACCOLATA CHE SI TERRÀ

VENERDI' 2 OTTOBRE ORE 20:30

PARTENZA DA PIAZZA FACTA - PINEROLO




Promuovono la fiaccolata:
Arci Pinerolo, ALP, Associazione per l'attuazione della Costituzione, Associazione Viottoli - Comunità di base, Caritas, Comune di Pinerolo, CGIL Pinerolo, CISL Pinerolo, UIL Pinerolo, Concistoro della chiesa Valdese di Pinerolo, Circolo Ambiente e Lavoro, Circolo Arci FareNait, Comunisti italiani, FAT Famigliari Amici dei Tossicodipendenti, Gruppo Arcobaleno, Gruppo Valore Laicità, Legambiente Pinerolo, PD, Presidio Antonio Montinaro di Libera, Rifondazione Comunista, Scuola Senza Frontiere, Sinistra e Libertà, Stranamore, Spazio Sociale Autogestito Niño, Terre di Mezzo, Volontari Chiesa San Domenico.



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“Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”.

(Don Lorenzo Milani)


Il decreto sicurezza approvato dal Parlamento rende il nostro paese più insicuro introducendo la discriminazione tra persone in base alla distinzione di condizioni personali e sociali. I vari provvedimenti introdotti dal decreto sono una grave aggressione contro i diritti di uomini, donne e bambini venuti nel nostro Paese in fuga da fame, guerre e carestie e in attesa di un permesso di soggiorno. Questa legge:

Decreta il reato di clandestinità. Con questa norma incorre in reato il migrante che perde il lavoro ed entro sei mesi non riesce a trovarne un altro; diventano clandestini anche i minori figli di immigrati irregolari. Chi cerca futuro o pane diventa per decreto un potenziale delinquente.

Obbliga i pubblici ufficiali (insegnanti, medici e operatori sociali, impiegati comunali etc.) alla denuncia. Le istituzioni pubbliche, garanti dei diritti fondamentali, possono diventare trappole persecutorie. E’ alto quindi il rischio di fuga (o di scarso utilizzo) dai servizi pubblici fondamentali quali scuola, sanità e servizi sociali.

Riconosce le associazioni “di volontari per la sicurezza” (ronde). E' preoccupante la delega a privati cittadini di compiti che sono propri delle forze dell’ordine, alimentando, in maniera perversa, un clima di diffidenza e insicurezza.

Di fronte alla macchina pubblicitaria creata per sostenere allarme sociale ed insicurezza, capace di seppellire ogni appello al rispetto delle persone e della giustizia, non è più sufficiente una timida presa di posizione.

Occorre condividere pubblicamente l’obiezione contro la deriva autoritaria basata sulla logica dello straniero = nemico, che nasconde i veri pericoli della criminalità organizzata, della corruzione economica e politica, del degrado etico che alimenta la paura e diffonde modelli di violenza.

Quello che si sta volutamente diffondendo è l’insicurezza del nostro futuro, la cancellazione del rispetto per le persone. L'assenza di integrazione è destinata a produrre conflitti e violenze, un diritto negato può trasformarsi in desiderio di rivalsa.

E questo non accade solo in alto mare quando si respingono verso campi lager coloro che chiedono aiuto o in qualche sala d’ospedale dove una madre “clandestina” non potrà riconoscere il proprio figlio, ma dentro le nostre città dove si lascia che la precarietà economica e la completa assenza di ogni forma di socialità scateni la guerra tra poveri.

Diventa pertanto urgente e necessario esprimere in maniera pubblica il dissenso e attuare forme di obiezione e di coscienza che facciano appello ad una società che, per quanto distratta o rassegnata, non può riconoscersi in norme che feriscono profondamente le ragioni del diritto, della convivenza e della civiltà.


Arci Pinerolo, ALP, Associazione per l'attuazione della Costituzione, Associazione Viottoli - Comunità di base, Caritas, Comune di Pinerolo, CGIL Pinerolo, CISL Pinerolo, UIL Pinerolo, Concistoro della chiesa Valdese di Pinerolo, Circolo Ambiente e Lavoro, Circolo Arci FareNait, Comunisti italiani, FAT Famigliari Amici dei Tossicodipendenti, Gruppo Arcobaleno, Gruppo Valore Laicità, Legambiente Pinerolo, PD, Presidio Antonio Montinaro di Libera, Rifondazione Comunista, Scuola Senza Frontiere, Sinistra e Libertà, Stranamore, Spazio Sociale Autogestito Niño, Terre di Mezzo, Volontari Chiesa San Domenico.

CORREZIONI DI DATE

Sono subentrate alcune variazioni nel calendario dei miei appuntamenti. Venerdì 9 ottobre sarò a Roma e non a Padova. Gli incontri di Padova sono spostati al venerdì 23 ottobre. Chiedo comprensione per questi cambiamenti che a volte si rendono necessari per riorganizzare e rispettare urgenze e priorità che dipendono spesso da molti fattori non prevedibili.

VACCINATI O AVVELENATI

Giornali e televisioni battono la grancassa. L'influenza "suina" /A/H1N1) è alle porte: vaccinatevi! I virologi ci informano che "se" arriverà con la stessa forza dell'influenza "spagnola" gli ammalati in Italia saranno 12 milioni e i morti a causa dell'influenza ben oltre 95.000. i vaccini però non sono pronti, non sono testati: forse arriveranno a fine ottobre, però il Governo li ha già prenotati. Arrivano anche le "linee guida" per le scuole. C'è chi mette in commercio il "kit" per la prevenzione: disinfettante a base alcolica + guanti + mascherina, 35 euro. Insomma c'è un gran d'affare. Qui, alle Valli, però è diffusa la medicina "alternativa": non vaccinatevi, vi avvelenano. Nel vaccino sono presenti antibiotici (neomicina o altri), alluminio, formaldeide, monossido di glutammato, solfato, conservanti a base di mercurio. Perché avvelenarci – sostiene la medicina alternativa – se siete in buona salute? Non bastano i veleni che immettiamo ogni giorno? Vaccinarsi o no: questo è il dilemma. Soluzione: chiedere al medico di fiducia. Giorgio Gardiol

martedì 29 settembre 2009

APPUNTAMENTI

TORINO

Leggiamo il libro dell'Esodo nei locali della Libreria Claudiana di Via Principe Tommaso 1 dalle 18 alle 19,30 nei seguenti giorni:
• Venerdì 2 ottobre
• Venerdì 16 ottobre
• Venerdì 23 ottobre


TORINO

Giovedì 15 ottobre in Via Pio V, 17 alle ore 20,30 introduco alla lettura del Vangelo di Giovanni. l'incontro, organizzato dal gruppo "Comunità nascente", è aperto a chiunque voglia partecipare.


CHIUSA PESIO: domenica 4 ottobre

Giornata di spiritualità nella quale introduco ad alcune riflessioni sulla Ecoteologia.
Per informazioni: 339/2543519
Alle ore 11, in altra località vicina, avrà luogo l'eucarestia con matrimonio di Pamela e Debora. Per info: 340/8615482


PADOVA

Nei giorni 8 e 9 ottobre incontro pubblico su "Un altro cristianesimo è possibile: la chiesa del sì". Per informazioni: don Federico 049/2023614



MONCALIERI

Martedì 27 ottobre ore 20.45

MINE ITALIANE NEL MONDO

Le nostre mine antiuomo, altro tragico vanto dell'industria bellica, sono state trovate in una ventina di nazioni. A cominciare dall'Afghanistan, la nazione più minata della Terra. I talibani usano materiali di mine russe e italiane per comporre gli esplosivi degli Kamikaze. Nel dibattito politico seguito alla strage di Kabul di queste faccende si è parlato poco. Ma quando si parla di ritiro delle truppe in Iraq e Afghanistan, si parla di perdite di miliardi di commesse militari per l'industria bellica. I politici lo sanno. Lo sa Berlusconi, amico personale di Guido Beretta. Lo sa Barack Obama, molto prudente sulla questione. Gli ultimi presidenti, candidati alla presidenza e primi ministri che hanno annunciato ritiri dal fronte e tagli alle spese militari, sono morti giovani.

"FACCIA PRESTO BARBERO": UNA LETTERA

Le scrissi tempo fà contestandole la sua incredulità sull'Immacolata .... ma Lei non rispose.
Guardi...si può tollerare anche un uomo che ordinato sacerdote fa dietro front davanti alle proprie responsabilità volendo vivere da uomo laico. OK le è anche concesso.
Ma abbia almeno il buon senso di tacere e non far danno in questo mondo che è già alla deriva.
Il demonio le ha fatto proprio un bel piattino e Lei ci è caduto fino al collo....ingenuamente. Un ex prete che difende froci e lesbiche oltre ai trans.
Si manifesta quale comunista e si mette a giocare con i politici facendo paralleli infantili che oramai sentiamo da anni dalle bocche di tutti i filocomunisti.

 E' proprio vero che Satana rincoglionisce. Lei è un rincoglionito.
Chiuda il blog, non osi più farsi dare del Don poichè non ne è degno; e se proprio non vuol chiedere perdono al SIGNORE si ricordi di Gesù Cristo nella sua ultima ora poichè soli Lui potrà salvarla in extremis sempre che Lei lo voglia.
Faccia presto, ed intanto si vergogni. Lei è davvero una misera persona.....faccia presto poichè il tempo è breve......mi ascolti.

RISPOSTA AD UNA LETTERA ANONIMA

Caro Signor  X,
Lei ha davvero il pregio della chiarezza, un po' meno quello della gentilezza. Spesso coloro che hanno poche idee, e per giunta un po' fisse, le ribadiscono con ossessione martellante e le lanciano come proiettili. In ogni caso, La ringrazio dell'attenzione alla mia persona e al mio blog. Quanto mi piacerebbe conoscerLa, guardarLa negli occhi, ascoltarLa , dialogare. Mi permetto di invitarLa domenica prossima perchè , durante l'eucarestia, avrò la gioia di benedire le nozze di due donne.
Posso inoltre darLe un suggerimento? Le lettere vanno firmate. Nascondersi non è segno di grande coraggio e di  squisita correttezza. Le invio un saluto rispettoso con l'augurio di ogni bene.
                                                                                                                               
                                                                                                                                don Franco Barbero

PREZIOSE INDICAZIONI

Meno messe, più messa
Meno carrierismo, più coraggio
Meno maestri, più testimoni
Meno meditazione, più contemplazione
Meno clericalismo, più sinodalità
Meno pratiche di pietà, più scelte di vita
Meno libri religiosi, più Bibbia
Meno rituali, più celebrazioni evangeliche
Meno simboli religiosi, più gesti di responsabilità e di amore
Meno tariffe ecclesiastiche, più trasparenza economica
Meno confessioni, più riconciliazione
Meno premura, più presenza
Meno condanne, più convivialità
Meno laici esecutori, più cristiani adulti
Meno sacerdoti funzionari della liturgia, più presbiteri o pastori appassionati di Dio
Meno mediatizzazione del papa, più sequela di Cristo
Meno indottrinamento, più discepolato
Meno paure, più speranze
Meno alleanze coi poveri, più opzione preferenziale per i poveri
Meno certezze, più profezia
Meno strutture, più tende (meno recinti, più spazi aperti)
Meno moralismo, più umanità
Meno conformismo, più vangelo
Meno chiese di mattoni, più chiese di persone
Meno chiesa al maschile, più chiesa al femminile
Meno proselitismo, più missionarietà
Meno fondamentalismo, più dialogo ecumenico e interreligioso
Meno corsi, più percorsi
Meno richieste di grazie, più azioni di grazie
Meno no, più sì

 

 

p. Adriano SELLA

lunedì 28 settembre 2009

IL REPERTO

Riporto queste righe di Sebastiano Messina comparse su Repubblica del 28 settembre:

Durante il discorso di chiusura della festa nazionale del Pdl, Silvio Berlusconi ha tirato fuori un foglietto e ha letto quello che ha definito "un reperto archeologico", un vecchio discorso dedicato ai suoi oppositori. "Hanno cambiato nome ma sono i comunisti di sempre. Sono gli adoratori di ditttori sanguinari cone Stalin, Mao e Pol Pot". Parole, ha spiegato, che furono pronunciate il 26 gennaio 1994 (data leggendaria della sua discesa in campo) e che valgono ancora oggi. Ora, l'dea che Dario Franceschini o Antonio Di Pietro siano gli eredi politici di Pol Pot fa ridere. Ma il fatto che Berlusconi sia rimasto lo stesso del 1994, e non sappia dire nulla di diverso da ciò che era falso già allora, ci fa solo pensare che il "reperto archeologico" in realtà sia lui, e che noi siamo invecchiati di 15 anni, otto mesi e un giorno. Inutilmente.

LA NOSTRA SPECIALITA’: VENDERE ARMI

L'esportazione della democrazia è fallita, ma in compenso l'esportazione delle armi va alla grande. Una settimana prima della strage di Kabul, lo studio ricerche del congresso Usa aveva stilato il rapporto annuale sul commerci d'armi, con una buona notizia per l'industria militare italiana, tornata la seconda esportatrice del mondo. Primi naturalmente gli Stati Uniti, con 37,8 miliardi, staccata l'Italia con 3,7 miliardi, ma pur sempre davanti alla Russia e al resto del mondo.

Nell'anno del crollo delle esportazioni, con picchi del trenta per cento in molti settori, il made in Italy delle armi continua a segnare primati su primati. Le missioni militari nel mondo si rivelano spesso un doppio affare. Aumentano le commesse militari dei Paesi occidentali, ma soprattutto fanno espandere la domanda nei Paesi mediorientali, africani e in genere nel Terzo Mondo, dove si dirige circa il settanta per cento del mercato (Curzio Maltese, Venerdì 25 settembre).

MONCALIERI: MARTEDI' 29 SETTEMBRE

Domani alle ore 20,45 ragioniamo insieme su " Etica planetaria" con il gruppo locale.
Per informazioni: ziopeuce@libero.it

OPERAZIONI FRAUDOLENTE

"I condoni fiscali non sono mai una buona idea. Ma questo vostro provvedimento somiglia sempre più a un'amnistia. I capitali esportati clandestinamente sono nella grande maggioranza dei casi frutto di operazioni fraudolente" ( Jean-Paul Fitoussi, 23 settembre)

UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE

 
Associazione  VIOTTOLI
Comunità cristiana di base di Pinerolo

con il patrocinio della    CITTA' DI PINEROLO
e della    COMUNITA' MONTANA PINEROLESE PEDEMONTANO



Martedì 29 settembre ore 21
centro sociale di via Lequio 36 - Pinerolo


COME L'IMPERATORE E' DIVENTATO PAPA


incontro con WALTER PERUZZI 
     





autore di
:     "Il cattolicesimo reale"

attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili
(
www.odradek.it/Schedelibri/cattolicesimoreale.html)


introdurrà il "Gruppo Ricerca" della cdb

domenica 27 settembre 2009

TRE MINUTI D'AMORE

Per un momento dimentichiamo le escort. In questo caso non si tratta di loro. Berlusconi, rientrando dagli USA dopo il G20, anzichè atterrare a Milano, ha fatto scalo all'aeroporto di Ciampino per potersi mostrare sorridente vicino al papa in partenza per Praga. Un rapido scambio di battute, un saluto e quattro passi insieme. A loro due, come tra innamorati, basta 
guardarsi negli occhi e l'intesa è totale.........vedi testamento biologico, scuola di religione cattolica  e dintorni.
     

BERLUSCONI DELUSO

" Una stretta di mano impartita con la cautela di chi mette un topo morto in bocca a un coccodrillo, è tutto quello che il premier italiano ha ricevuto da Michelle Obama, nonostante i suoi migliori sforzi di mettere in moto il suo charme" ( The Daily Telegraph).

MINACCE FASCISTE]


Carissime, carissimi,

il mio amico Angelo Cifatte mi comunica che il Secolo XIX di Genova  riporta la notizia che domenica prossima, 27 settembre 2009 alle ore 10,00, cioè durante la celebrazione della Messa in San Torpete, un gruppo di fascisti, Giovane Italia e altri verranno a fare una manifestazione di protesta sulla piazza contro le mie affermazioni pubblicate in rete, specialmente da MicroMega  http://temi.repubblica.it/micromega-online/un-bambino-un-berretto-militare-e-il-simbolo/

dal titolo: "Un bambino, un berretto militare, un simbolo", preceduto dall'articolo "La strage di Kabul e la strage della libertà di stampa" e pubblicato sul sito

http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-strage-di-kabul-e-la-strage-della-liberta-di-stampa/

e anche seguito dall'ultimo in ordine di tempo  dal titolo "Retroscena di un funerale e «relativismo» della Cei", pubblicato in rete in diversi siti e blog, compreso facebook.

E' evidente che non solo confermo quanto scritto, ma rincaro la dose nei confronti di una gerarchia ecclesiastica che permette il triplice grido "Folgore" durante la celebrazione eucaristica da parte di esagitati militari che sprizzano violenza da ogni poro. Durante la Messa, mi dicono, che un prete abbia allontanato il cristiano che al microfono ha gridato "Pace subito" e lo abbia consegnato al 118 perché se ne prendesse cura.

Mescolando insieme tutto questo ne viene fuori un prodotto che si chiama "fascismo" o per essere più precisi "clerico-fascismo". E' proprio vero che la gerarchia dalla storia non impara nulla.

Ai manifestanti davanti alla chiesa di San Torpete, dico che, se sono autorizzati, hanno il diritto di manifestare le loro assurde idee che io ripudio come ripudio il loro governo e il loro capo, come ripudiai i loro antenati che sono la vergogna dell'Italia.

A coloro che partecipano alla Eucaristia chiedo fermamente di non rispondere ad alcuna provocazione. Qualsiasi risposta equivarrebbe a mettersi al loro livello. Noi siamo moralmente responsabili e democraticamente ineccepibili. Siano liberi di gettare fango come sono abituati a fare, ma non troveranno in noi alimento e legna per la loro cultura di morte ammantata da patriottarda vernice.

NESSUNO E' AUTORIZZATO A DIFENDERMI, perché la mia difesa è la coerenza nella verità.

NESSUNO DEVE DIRE UNA PAROLA in più di quanto non preveda la liturgia.

IO RITENGO UN ONORE ESSERE CONTESTATO a causa delle cose che dico in nome della mia coscienza e del Vangelo in cui credo.

Se rispondessi vanificherei la mia dignità.

Se costoro vogliono partecipare alla Messa, noi li accoglieremo e daremo anche il segno di pace: comunque, la Messa male di certo non gli farà.

A tutti un abbraccio affettuoso, forte e tranquillo

Paolo Farinella, prete

Di seguito la segnalazione del Secolo XIX

www.ilsecoloxix.it

 Critica i parà, Forza Nuova blinda la chiesa di don Paolo

25 settembre 2009

Uno striscione ed un volantinaggio davanti alla parrocchia di don Paolo Farinella, domenica mattina, in piazza San Giorgio a Genova, per protestare contro le «allucinanti dichiarazioni sulla morte dei sei paracadutisti della Folgore a Kabul rilasciate sulla rivista MicroMega» è stato annunciato dal coordinamento ligure di Forza Nuova.

Le affermazioni del parroco pubblicate dal periodico di Flores D'Arcais a cui Forza Nuova fa riferimento sono: «I soldati morti sapevano che potevano morire (fa parte del loro mestiere), ma sono andati ugualmente per scelta e per interesse economico, cioè per guadagnare di più. So anche che molti vanno per il brivido della guerra, per dirla alla popolana, per menare le mani e sperimentare armi nuove e di precisione».

«Sarà una decisa, ma sempre civile azione di contestazione - spiegano dal coordinamento - nei confronti di questo pretuncolo arrogante e senza onore che con le sue parole ha ucciso di nuovo i nostri paracadutisti. A noi non importa se critica il governo, o se afferma che in Italia non c'è libertà di stampa, quello che ci muove è l'offesa ai morti».

Forza Nuova annuncia anche di voler aprire, all'inizio della prossima settimana un conto corrente «per regalare» al religioso «un viaggio di sola andata per Kabul, dove potrà abbracciare i valorosi terroristi talebani che con metodi partigiani uccidono i nostri soldati. Abbiamo già ricevuto numerose inaspettate telefonate di persone indignate, che volevano aderire alla nostra iniziativa».

Paolo Farinella, prete

Parrocchia S. Torpete - Genova

sabato 26 settembre 2009

ATENE: LICENZIATI 56 PARROCI

Parroci licenziati per non aver presentato i rendiconti finanziari delle rispettive chiese. E' successo in Grecia, e fa parte della campagna di trasparenza economica promossa dal patriarca ortodosso Ieronimo. La decisione del capo spirituale arriva mentre la Chiesa greca è nell'occhio  del ciclone per i numerosi scambi territoriali, più imprenditoriali che spirituali, tra Stato e Chiesa: l'ultimo ha visto il monastero di Vatopedi offrire una riserva naturale in cambio di un centro conferenze ad Atene

ELLEKAPPA

                Berlsconi
                    aveva un boss
                   mafioso che             
                    gli girava                             ne era solo
                    per casa e                         l'utilizzato
                   non lo sapeva                    finale

venerdì 25 settembre 2009

BREVI

Il governo italiano con il maxiscudo fiscale cancella il falso in bilancio. E' un vero e proprio invito a delinquere.

. In tre mesi persi 378 mila posti di lavoro. Colpiti soprattutto i lavoratori con contratti a termine. Il ricorso alla cassa integrazione continua a crescere.

. USA e Cina sembrano fare sul serio. O si agisce o sarà catastrofe. Dodici anni dopo Kioto serve una svolta. Ora sappiamo molto di più sui pericoli che corriamo e disponiamo di tecnologie non così costose per cambiare direzione. Non abbiamo scuse. Anche su questo terreno l'Italia è il fanalino di coda.

IL BUON ESEMPIO

" Il richiamo all'impegno, al dovere, ai valori ideali e morali può suonare fastidioso. Ma è un richiamo che rivolgo a tutti e in particolare a ciascuno di noi che rappresenta le istituzioni della Repubblica. E' da noi che deve venire il buon esempio" ( Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, 24 settembre).

SOLO AGGIUSTAMENTI

E' stato serio e rigoroso il discorso di Obama all'ONU, ma il G20 ormai finisce con pochi ritocchi: molte parole e poche decisioni. La recessione sta finendo? Il vero problema sta nel fatto che la disoccupazione resta in crescita. Anche rispetto all'ambiente, gli aggiustamenti non invertono per nulla la rotta. L'addio alle riforme radicali ha prevalso e tutto viene rimandato al futuro. E' davvero troppo poco.
Una buona notizia, oltre alla dichiarazione unanime di eliminare le armi nucleari, esiste: la richiesta del governo italiano di superare i limiti di CO2 è stata bocciata dalla commissione europea.

AMICI PER LA PELLE

Senza tanto chiasso, ma con molto interesse da ambedue le parti, a Roma si sono incontrati pochi giorni fa Bossi e il cardinale Bertone. Non era certo per prendere un caffè. In questo modo il vaticano si garantisce assoluta fedeltà rispetto al testamento biologico e la Lega nord può vantarsi di essere la paladina dei valori cristiani. Tutto sa di ipocrisia e di sporca alleanza. Intanto Bertone ha assestato un nuovo schiaffone a Bagnasco. Il messaggio è chiaro: le redini le tengo io, non i vescovi italiani.

UMORISMO ALLA BAGNASCO

Il presidente dei vescovi italiani richiama i politici perchè si constata, a suo dire, un degrado politico. Servono politici sobri e misurati. Si può addirittura condividere questa riflessione, ma Bagnasco dimentica che c'è un "degrado ecclesiastico" che va di pari passo.

In ogni caso l'intervento di Bagnasco non è piaciuto alla Segreteria di stato vaticana perchè Bertone si è sentito scavalcato e non aveva supervisionato il discorso. Esiste una "lotta continua" tra Bertone e i vertici dei vescovi italiani, ma sono tutti uniti contro la laicità dello stato.

giovedì 24 settembre 2009

ANNO ZERO CANCELLATA ?

La vicenda è nota: il direttore generale Mauro Masi, totalmente dipendente da Berlusconi, non ha firmato il contratto con Marco Travaglio. La vicenda, se mette in dubbio la prosecuzione di Anno Zero, ha però dato una certa  pubblicità al "FATTO", il quotidiano che è appena uscito in questi giorni. Non lo si trova ovunque, ma solo nelle città da mercoledì 23 settembre.

PIENA SOLIDARIETA' AL CARISSIMO DON GIORGIO DE CAPITANI

Monte: minacciato di morte Don Giorgio
sarà sorvegliato da Carabinieri e Polizia.
Si attendono provvedimenti del Questore
                                                                Don Giorgio De Capitani

L'ultima minaccia, quella forse più violenta, l'ha rappresentata un giovane vestito di scuro che ieri si è fermato davanti alla canonica di Monte di Rovagnate. Alla vista di Don Giorgio De Capitani l'uomo ha alzato la camicia nera mostrando il tatuaggio dei para della Folgore profferendo pesanti minacce all'indirizzo dell'anziano sacerdote. Quando questi ha tentato una sia pur flebile replica l'uomo ha fatto per avvicinarsi. Fortunatamente alcuni operai del comune stavano lavorando nei pressi della chiesa e, intuita la situazione di gravissimo pericolo che stava correndo il prete di Monte si sono interposti fra lui e l'uomo vestito di scuro. Quest'ultimo a quel punto ha deciso di arretrare e pur continuando a urlare minacce è ritornato sulla propria auto e se n'è andato. Don Giorgio è rimasto comprensibilmente sotto shock. Da giorni è fatto oggetto di continue minacce di morte, il telefono squilla in piena notte con insulti irripetibili e minacce sanguinose. La situazione è diventata insostenibile. Domenica una donna l'ha accusato durante la messa, e anche in questo caso, come in quello più noto del dottor Zangrillo, non si trattava di una parrocchiana, ma di una persona venuta da fuori. Una provocazione vera e propria, un clima da anni di piombo o da ventennio fascista innescato, forse, ma certo senza volontà, dall'azione del medico personale di Berlusconi che qualche settimana fa ha accusato don Giorgio di fare terrorismo, inscenando una piccola gazzarra con la plateale rinuncia a prendere l'ostia consacrata dalle mani del sacerdote di Monte. Sempre domenica tre individui vestiti di nero con occhiali scuri sono stati visti aggirarsi attorno alla chiesa. Fortunatamente don Giorgio era in compagnia di molti parrocchiani che solitamente si intrattengono con lui fino all'ora di pranzo. Dal giorno dell'arrivo del dottor Zangrillo a Monte il sacerdote è diventato un "personaggio" nazionale tanto che Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, diretto da Vittorio Feltri gli ha dedicato una pagina grondante accuse terribili, ben più vibrate di quelle, senz'altro "forti" che il prete lancia dal suo piccolissimo blog personale. A far incendiare ancor più i rapporti tra una certa destra e il prete è stato l'articolo pubblicato sul blog in occasione dei sei militari morti a Kabul, che don Giorgio ha definito mercenari. Da quel giorno il prete è sotto un'aggressione continua, nonostante la forte solidarietà dei parrocchiani. Siamo ormai arrivati al punto che si rende necessaria una scorta. La libera espressione del pensiero, nell'epoca del Popolo della Libertà è talmente compromessa da richiedere protezione per chi grida controcorrente. Questa mattina ci sono stati diversi incontri tra il sacerdote, il Sindaco di Rovagnate e il comandante della stazione carabinieri di Brivio. Sentito anche il comandante provinciale dell'Arma si è deciso per la necessità di informare il Prefetto sui rischi concreti che sta correndo don Giorgio De Capitani. Il Prefetto Nicola Prete ha poi preso contatti con il questore Giuseppe Racca e, assieme, i vertici della sicurezza stanno predisponendo un programma di sorveglianza discreta del sacerdote. Una scorta, insomma.

NUMERI 11,25 - 29 E MARCO 9, 38 -48

Commento alla lettura biblica - domenica 27 settembre 2009

Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo Spirito che era su di lui e lo infuse sui settanta anziani: quando lo Spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in seguito. Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad e l'altro chiamato Medad, erano rimasti nell'accampamento e lo Spirito si posò su di essi; erano fra gli scritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a profetizzare nell'accampamento. Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè e disse: "Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento". Allora Giosuè, figlio di Nun che dalla sua giovinezza era al servizio di Mosè, disse: "Mosè, signor mio, impediscili!". Ma Mosè gli rispose: "Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo Spirito".

Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i dèmoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perchè non era dei nostri". Ma Gesù disse: "Non glielo proibite, perchè non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlar male di me. Chi non è contro di noi è con noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perchè siete di Cristo vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asina al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che essere gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue"


Non potrò certo approfondire le tre unità letterarie e tematiche che le letture di oggi ci propongono alla meditazione. Raccoglierò in questo "giardino scritturale" qualche fiore, qualche stimolo per la nostra vita.

IL LIBRO DEI NUMERI

Numeri è il titolo che l'antica traduzione greca ha dato al quarto libro della Torah o Pentateuco perchè contiene elenchi e censimenti degli Israeliti in cammino verso la "Terra promessa". Dopo la tappa al monte Sinai e il dono della Legge, riprende il viaggio verso la terra sognata. Si tratta di un percorso in cui emergono la stanchezza, la confusione, la presa d'atto che diventare liberi è faticoso e ricompare la voglia di "tornare indietro"......
In questo cammino Mosè comprese che era possibile procedere solo se si cresceva nella corresponsabilità. Ognuno doveva sentirsi partecipe di questa impresa.
Si tratta di mettere in atto i doni che Dio ha distribuito. L'annuncio e il realizzo di questa condivisione di responsabilità sono messi sulla bocca stessa di Dio e Mosè, la guida riconosciuta dal popolo, si rallegra di questo "decentramento", di questa sua "decrescita" fino al giorno in cui egli diventerà inutile, superfluo e il popolo continuerà il proprio cammino.
Il brano, ci dicono i biblisti, ha una sua radice nel fatto che storicamente Israele ha dovuto darsi delle strutture che comportavano una suddivisione di uffici, mansioni, responsabilità.
Ma, raccogliendo lo stimolo da questa pagina provocatoria, è bello pensare che una comunità cresce quando progressivamente realizza il sogno che Mosè annuncia: "fossero tutti profeti". E' invece doloroso constatare come nella nostra chiesa trionfa ancora la pratica del "falli tacere". (versetto 28). Se oggi nelle nostre Comunità e sopratutto nella grande chiesa ufficiale regna il silenzio è anche perchè non ci assumiamo le nostre responsabilità.
Ovviamente, quando si prende sul serio il vento di Dio che soffia ovunque, non tutto è semplice. Nascono tensioni, incomprensioni, abusi.
Ma si tratta di una strada obbligata per diventare credenti adulti. Anche la rosa più bella deve forzare la coppa verde che la protegge.
Anche l'albero più fecondo ha bisogno di stagioni per portare frutto. La paura delle persone adulte ha provocato alla chiesa i danni più gravi.

NON IMPEDITEGLIELO

Il brano di Marco mette sulla bocca di Gesù la stessa espressione di Mosè. I discepoli hanno visto un uomo che aiutava le persone richiamandosi a Gesù e lo hanno bloccato: "poichè non ci seguiva" (vs. 38), non è dei nostri.
Non c'è solo la sindrome degli eletti che ha costruito l'ideologia del popolo eletto o della "vera chiesa di cristo", ma in ciascuna/o di noi possiamo talvolta ritrovare idee o atteggiamenti inaccoglienti, come se chi non è d'accordo con noi fosse contro di noi.
E' facile parlare di convivialità delle differenze, ma quant'è difficile anche solo capire che le differenze non sono affatto contrapposizioni, accettarle con tutte le tensioni che ciò comporta, viverle lasciandoci liberi. Non si tratta qui di strade diametralmente opposte, del qualunquismo di chi accetta tutto senza discernimento.
Questo uomo agiva sul sentiero di Gesù, probabilmente in modo corretto ed onesto, ma non era parte della cerchia ristretta del Nazareno.
La dinamica del gruppo a volte si traduce in modello fuori del quale si diventa "eretici".
Penso che il lavoro più grande sia da compiere dentro ciascuno/a di noi per non irrigidirci nei modelli, per non "annettersi l'altro" neanche con un abbraccio. Le prime annessioni o esclusioni partono dai nostri cuori.

QUESTI PICCOLI

Dopo l'abbraccio di Gesù al bambino (9,36) è facile pensare che qui si tratti dei fanciulli, ma il Vangelo, anche attraverso questo linguaggio cruento, estende l'ammonozione: c'è un invito severo a non creare ostacoli ai più piccoli della società, ai più piccoli in ogni contesto.
Non si trova mai la rsposta giusta a questa esigenza, a questa richiesta di Gesù. Forse si tratta di ricordarlo ogni giorno, di riprendere sempre il discorso d'accapo, di rivedere sempre le nostre relazioni, di non dare mai per scontato che siamo dalla parte dei più deboli.
Forse si tratta di diventare piccoli per non mettere bastoni sulla strada degli ultimi e delle ultime. Non si tratta di sotterrare i doni di Dio, le doti, le risorse che abbiamo, ma di non far cadere nulla dall'alto.
Non so se qualche volta nella mia vita ci sono riuscito, ma tenterò di convertirmi ogni giorno da ogni atteggiamento che mi allontani dalla carovana e dalla sintonìa dei "piccoli" del mondo e della chiesa.

mercoledì 23 settembre 2009

ULTIMISSIMA E BELLISSIMA DI DON PAOLO FARINELLA

Retroscena di un funerale e «relativismo» della Cei di Paolo Farinella, prete
Genova 21-09-2009. – Ricevo una comunicazione riservata da persona proveniente da «dentro» il sistema militare dei «corpi speciali» che mi ha fatto rabbrividire. A motivo del mio lavoro (terapia di sostegno), avevo intuito che molte cose non quadrassero, ma questa rivelazione mi ha sconcertato. Il berretto al bambino di due anni e la corsa dell'altro bambino alla bara del padre con la mano che si copre il volto (foto giornali perché non ho visto i funerali né ascoltato tg e rg) non sono frutto di spontaneità o gesti di mamme che cercano di proteggere i figli con «qualcosa» del padre (berretto e abbraccio).
Al contrario, sembra che tutto sia stato centellinato dall'équipe di sostegno psicologico che in questi giorni circondano i familiari con un cordone sanitario strettissimo. Mi dice il militare interlocutore che lo scopo di questo gruppo di sostegno non è aiutare le famiglie ad elaborare la morte e il lutto, ma impedire che facciano scenate o mettano in atto comportamento lesivi dell'onore dell'esercito. La mia fonte asserisce che buona parte di questo personale non è specializzata in psicologia, ma è un corpo speciale che un obiettivo preciso: la gestione dei giorni successivi alla morte e il contenimento o meglio l'annullamento della rabbia, della contestazione e della disperazione conseguenti che potrebbero portare a comportamenti di indignazione verso l'esercito e le istituzioni.
Le tecniche quindi mirano ad adeguare il pensiero delle famiglie allo «status di eroe» del congiunto perché appaia «coerente» con la «nobiltà della missione» del morto che diventa anche la «missione della famiglia». Sarebbe una tragedia per l'immagine militare se mogli, madri, figli e fidanzate si mettessero a gridare contro l'esercito e il governo che li ha mandati a farsi ammazzare.
In questa logica si capisce la retorica dell'«eroe», l'insulsaggine del servizio alla Patria, il sacrificio per la Pace nel mondo e anche la lotta al terrorismo. Tutti sanno tutto e giocano a fare i burattini. Se le informazioni che ho ricevuto sono vere, e non posso dubitare della serietà della fonte, i funerali dei sei militari uccisi e tutta l'opera dei pupi presente a San Paolo, è stata un'operazione terribile, ancora peggiore degli attacchi dei talebani. Tutto è gestito per deviare il Paese, le Coscienze e la Verità. E' una strategia scientificamente codificata.
Il vescovo militare (generale di corpo di armata) non ha risparmiato parole grosse di encomio e di osanna al servizio che i militari fanno alla Pace e alla Democrazia. Una sviolinata che neppure La Russa è capace di fare. A lui si è unito il cardinale Angelo Bagnasco che ha detto:

«Non è esagerato parlare di strage, tanto più assurda se si pensa ai compiti assolti dalla forza internazionale che opera in quel Paese e allo stile da tutti apprezzato con cui si muove in particolare il contingente italiano. Non è un caso che questo lutto, com'era successo per la strage di Nassiriya, abbia toccato il cuore dei nostri connazionali, commossi dalla testimonianza di altruismo e di dedizione di questi giovani quasi tutti figli delle generose terre del nostro Sud. E per questo il nostro popolo si è stretto alle famiglie dei colpiti con una partecipazione corale al loro immane dolore. Anche noi ci uniamo ai sentimenti prontamente espressi dal Santo Padre» (21-09-2009).

Mi dispiace per il signor cardinale, ma non posso associarmi a questa mistificazione collettiva. Enrico Peyretti mi dice che durante l'Eucaristia, pane spezzato per la fame del mondo, è risuonato l'urlo di guerra dei parà: «Folgore!» quasi una schioppettata nel cuore del Sacramento. Credo che si possa dire che la Messa è stata la cornice vacua di una parata militare con i propri riti.
Oggi (21-09-2009), infine, il cardinale Bagnasco ha parlato anche della questione morale e della legge sugli immigrati senza mai nominare e né l'uno e né l'altra. Nessun cenno esplicito alla legge sul reato di clandestinità: si intravede tra le righe un leggero senso di disapprovazione. Figuriamoci se chiamava per nome il Papi Priapeo. Si è limitato a fare una predica generalizzata, valida per tutti e, quindi per nessuno, come giustamente interpreta «Il Giornale» di famiglia.. Tutto va bene, madama la marchesa? Ma, sì! Diamoci una botta e via! «Domani è un altro giorno« diceva Rossella O'Hara o Tarcisio Bertone? Non ricordo bene.

LETTERA FIRMATA DA ROMA

Salve Don Barbero,
 
forse troverà la mia email un pò insolita, ma ho sentito il bisogno di scriverle dal momento stesso in cui ho visto la sua intervista trasmessa dalle "Iene" in cui le vengono poste le stesse domande che verranno rivolte poi a Don Benzi sull'omosessualità; ma penso proprio la ricordi!
Sono una ragazza di 15 anni e vivo a Roma, le scrivo perchè penso possa farle piacere sapere che tra i miei coetanei qualcuno la conosce, e che è molto apprezzato tra i liberi di pensiero.
Non sono cattolica e non credo nella pratica di alcun tipo di religione almeno al momento, seppur provenga da una famiglia di falsi praticanti, come lei saprà infatti ci sono spesso delle ipocrisie tra i fedeli, ammiro chi è spinto da sinceri sentimenti ma non posso dire altrettanto di persone che considerano ormai "un vaccino" la prat
ica della religione cattolica.
Ad ogni modo la ragione principale per cui voglio esternarle la mia ammirazione è sopratutto per il suo sostegno alla causa gay, mi rendo conto di quanto in un mondo come il suo sia difficile avere certe convinzioni, e sono sinceramente rasserenata di sapere che esistono dei sacerdoti che hanno il coraggio di vinceri dei dogmi a mio parere mal interpretati.
Pur essendo io molto giovane, ho dovuto da ormai un anno e mezzo render conto alla società che è quella Italiana per quanto riguarda il mio orientamento sessuale, ma a prescinder da questo ho dovuto sconfiggere le mie idee riguardo un concetto di giusto o sbagliato, dal giorno in cui ho capito di essermi innamorata di una ragazza.
Quello che le persone ignorano, e che nella Chiesa è profondalmente calpestato e umiliato, è l'amore nella sua forma più pura che nienta ha a che vedere con l'attrazione che tuttavia è perfettamente lecita, come tra uomo e donna altrettanto in una situazione omosessuale!
Io ritengo di non fare distinzione tra i due sessi perchè credo in quella che è l'anima della persona, in quello che è racchiuso oltre il corpo, in quello che è l'individuo, e tutto ciò che concerne i sentimenti non può e non deve essere banalizzato sulla base di una compatibilità di corpi, l'amore estremo che si avvicina a Dio non conosce limiti e cosa dovrebbe importare la predispozione di un corpo a procreare, quando c'è l'amore? 
Credo in Dio ma non in quello che l'uomo dice che sia, e dopo una fase di autoaccettazione non ho trovato nulla che fosse impuro nel mio amore.
Mi è dispiaciuto vedere come quello che io ora provo per questa ragazza sia stato spesso sottovalutato, come per i più non possa essere un sentimento sincero che non invidia nulla alla "normalità" che i finti moralisti proclamano.
Vede lei lo sa, ma nel suo mondo come in quello laico non ci si rende conto delle pressioni psicologiche che noi sopportiamo, che io ho dovuto sopportare in piena adolescenza, come tutte le volte che per quello a cui avevo assistito a Messa da bambina, mi sono chiesta "posso davvero provare questo, Dio lo vorrà?", e l'amare una persona del mio sesso ha aggiunto un dolore all'impossibilità di essere ricambiata.
Spero che lei continui per molti anni a parlare come fa ora, le auguro ogni bene e molte concquiste, e spero che tra non molto tra i religiosi di tutto il mondo, cattolici e non, ci sia finalmente un altro tipo di mentalità che eviterà per sempre ogni discriminazione.
Con la mia testimonianza volevo ringraziarla di avermi dato speranza di vedere un giorno un mondo migliore, abitato da uomini liberi di parlare, ribellarsi, e amare.
 
Con rispetto A.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


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RISPOSTA AD UNA VIVACE QUINDICENNE

Carissima A,

grazie della tua affettuosa lettera del 28 agosto. Le cose che mi scrivi mi hanno commosso perché a 15 anni stai davvero avventurandoti nella vita con lucidità e coraggio non comuni. Vivendo a Roma hai dovuto subito fare i conti con la struttura e l'ideologia cattolica ufficiale, un miscuglio di pregiudizio, di arretratezza e di arroganza. Mi riempie di gioia il fatto che tu sappia distinguere e separare Dio dalle sue contraffazioni: "Credo in Dio ma non in quello che l'uomo dice che sia". Stai camminando sul sentiero dell'amore, un sentiero impervio che, però, dà senso alla nostra vita e getta i semi di un mondo diverso.
Sono vecchio, ma conservo e nutro nel mio cuore la speranza di un mondo in cui fioriscano sentieri e pratiche di reciproca accoglienza senza alcuna discriminazione.
Se non si imbocca questa strada continueranno stupri, violenze, respingimenti, pestaggi, l'odio per il "diverso", lo straniero, il dissidente. Sono le persone come te, che non si lasciano opprimere, che amano senza discriminare, la vera speranza del mondo.
Forse non avrò mai la gioia di vedere il tuo volto, ma ho ascoltato i palpiti del tuo cuore. Finché abbiamo respiro, possiamo gettare nel solco del quotidiano qualche manciata di semi di amore e di solidarietà.
Ti abbraccio forte forte e ti ringrazio per il sostegno che le tue parole mi hanno fatto giungere. Salutami i tuoi amici e le tue amiche. Dio ti sorride, Dio sorride sul tuo amore. Non è uno spaventapasseri, non ha gli occhi di ghiaccio di Ratzinger.
Un bacio, anzi due.

don Franco

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don Franco Barbero
tel. 340 8615482 --- e-mail:
donfrancobarbero@alice.it
sito internet: http://donfrancobarbero.blogspot.com

ITALIA CRUDELE

Riprendo alcune righe di Raniero La Valle da Qualevita 133, bimestrale di formazione nonviolenta.

La classe che ci governa non ha il diritto di farci essere crudeli. Una maggioranza transitoria che presto potrebbe essere rovesciata, sta cambiando la figura dell'Italia, facendole assumere un volto spietato e crudele, egoista e violento.

L'Italia non era così. Era un Paese mite e gentile, tollerante e pacifico; in Palestina cercava di mettere d'accordo il diavolo e l'acqua santa, nella guerra fredda anticipava la multilateralità della globalizzazione, una volta addirittura invece di respingere i fuggiaschi, respinse gli americani che volevano catturarli; certo, ha fatto anche molti errori, la sua accondiscendenza agli alleati l'ha fatta partecipare a qualche guerra di troppo, ha esportato armi e mafie, e talvolta ci facciamo ridere dietro perché mandiamo in giro un presidente del Consiglio che racconta barzellette.

Ma mai era successo che i suoi marinai si lamentassero di eseguire "ordini infami", che ai perseguitati fosse negato il diritto stesso di chiedere asilo, che naufraghi stremati, donne incinte e bambini fossero raccolti in mare e scaricati come rifiuti sulle coste dirimpetto.

SIAMO ALLA RESA DEI CONTI

Immigrati buttati in mare come rifiuti, in una sola notte annegati 600 migranti, navi dei veleni nei fondali marini, marea razzista in USA contro Obama, stragi in Afghanistan, disprezzo della legalità in Italia........
Credo che i problemi non sono lettere che puoi rimandare al mittente. Ogni ritardo, ogni disattenzione produce danni e guasti.
E noi, entrati nel lungoviale del tramonto di "re Silvio", ci troviamo a dover ricostruire quel tessuto di corresponsabilità che in questi ultimi 16 anni è stato distrutto. Spazzato via Berlusconi, dovremo però fare i conti ancora per molto tempo con i germi e il frutto del berlusconismo.

CORSO BIBLICO A TORINO

Venerdì 2 ottobre alle ore 18 nei locali della Libreria Claudiana di Principe Tommaso 1 proseguiamo la lettura dell'Esodo.
Tutti gli incontri sono aperti, apertissimi.

MONCALIERI

 
Martedì 29 settembre alle ore 20,45 ci troviamo per confrontarci su: "E' possibile un'etica planetaria"?
Partiremo dalle riflessioni del teologo Hans Kung raccolto nel suo volumetto "Per un'etica planetaria"  (Edizioni Queriniana)
Per informazioni: ziopence@libero.it

RIVALTA: 26 SETTEMBRE

Il "gruppo Primavera" di Rivalta organizza l'incontro mensile aperto per sabato 26 settembre dalle 16,30 alle 19,30 nei locali della Parrocchia di Piossasco.
Per informazioni: Michele e Annamaria 011/9047812,    Igor e Antonella
 
 
SALUZZO:  Domenica 27 settembre
 
La comunità cristiana di base di Saluzzo organizza un incontro in cui ci confronteremo sulle ultime "letture teologiche" e celebreremo l'Eucarestia. L'appuntamento è per domenica 27 settembre alle ore 17.
Per informazioni: Gigi Ferraro  0175/43978

UN LIBRO SCOMODO E CORAGGIOSO:DA LEGGERE

AUGUSTO CAVADI, Il Dio dei mafiosi, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2009, pagg.256, euro 18.
L'Autore, un intellettuale e credente di altissimo livello, documenta la relazione esistente tra la nostra mafia mediterranea e la teologia cattolica tradizionale con rigore ed equilibrio, in un linguaggio limpido e pungente.
Non che il fenomeno mafia costituisca una "creatura cattolica", ma la teologia cattolica contribuisce alla concreta configurazione di questa mafia. Fu addirittura PaoloVI a sostenere l'esistenza di un legame, di una "relazione pericolosa" fra mens mafiosa e mens cattolica,due mentalità associate, intrecciate, coimplicate. "Come mai Filippo Marchese- prima di torturare, strangolare e sciogliere nell'acido una vittima- invocava la benedizione di Dio, facendosi il segno della croce?" ( pag. 218). Se la maggioranza dei mafiosi si dice cattolica e frequenta le chiese, qualcosa certamente non funziona o nella loro testa o nella teologia cattolica tradizionale o in tutte e due.
Il libro si legge d'un fiato e lo si rilegge volentieri con grande utilità: questa è vera informazione.

CORREZIONE

Nell'articolo che segue compare un errore. Rispetto alla terza rete, bisognerà leggere "la sola NON omologata".

martedì 22 settembre 2009

DOV’E’ LA DEMOCRAZIA?

Tra "Padania libera" e altri deliri tra proclamazioni ed esternazioni "da dio" all'abuso dei media per scopi privati, la democrazia in Italia sta perdendo i pezzi. L'orgia del potere di Berlusconi non conosce limiti. La Terza Rete, l'unica omologata, è a rischio. O riusciamo tutti insieme a fermare questo delirio o il regime travolgerà e stravolgerà radicalmente tutte le istituzioni su cui si regge la Repubblica. Intanto, in questo clima di crescente razzismo, se non sei uno di loro, sei esposto non solo al disprezzo e all'insulto, ma anche alle botte.

LA LETTERA DA HELSINKI : ho cancellato i riferimenti personali

Caro Don Franco Barbero,
le scrivo in un'ora un poco ingrata, sperando che possa leggere l'e-mail stamattina. Per qualche attimo mi sono trattenuta, pensando a come dare un piccolo incipit all'e-mail, poi mi sono resa conto che il termine "Caro" non ha qui una valenza formale, ma una vera e propria valenza d'affetto per la sua persona. Mi chiamo ..........., il nome come è facile immaginare non è italiano: sono nata ad Helsinki in Finlandia nel '88 e, a pochi anni di età, sono venuta in Italia con i miei genitori; è divertente che adesso, a ventuno anni, io mi ritrovi nuovamente in Finlandia, a....., convivendo con la mia fidanzata, italiana, che è venuta quassù con me. Sebbene qui in Finlandia la situazione sia decisamente più rosea per quanto riguarda l'accettazione sociale e legale delle coppie omosessuali (diritto all'eredità, reversibilità della pensione e via dicendo) io, che ho vissuto a lungo in Italia e Silvia (la mia fidanzata) che è originaria della bella Gevova, non possiamo fare a meno di tenere la nostra attenzione vicina agli avvenimenti in Italia, avvenimenti che, per la maggior parte delle volte, ci turbano un poco, pur essendo noi pacificate nella distanza dagli eventi.
Tento di dare un senso un poco più mirato a questa e-mail, non riuscendoci. Mi faceva solamente piacere scrivere ad una persona che, da letture, video ed interviste, so essere magnifica: per la sua gentilezza, per la sua tolleranza, per il suo coraggio nel dire quello che molti non hanno il coraggio di dire. Io non sono di fede cristiana, da parecchi anni ormai mi sento serena seguendo la filosofia del Buddhismo Zen; trovo bellissimi tuttavia gli ideali, i pensieri e le storie che hanno animato la fede cristiana. La religione è stata poi snaturata dai propri principi di tolleranza, apertura al debole ed al povero (talune persone definirono persino Cristo come "il primo socialista"), divenendo quasi più simile ad uno strumento che non ad un legante fra le genti che la seguono. Il fatto che persone diverse con storie diverse e percorsi spirituali diversi alle spalle possano incontrarsi e dialogare pacificamente senza che le differenze possano in alcun modo risultare nocive alla serenità è un fatto splendido, possibile all'uomo, come esempi del passato hanno mostrato, ma che, per un motivo che poco comprendo, al mondo d'oggi sembra cominciare a scemare. La mia filosofia, come anche la fede che anima lei e tante altre persone ammirevoli, mi spinge però a sperare che nel mondo ci sia sempre una scintilla di unione e tolleranza che possa soverchiare facilmente il mare dell'ipocrisia e della malevolenza: una sola piccola candela può disfare molta ombra.
Testimonio come ragazza omosessuale che ha trovato la serenità nell'amore sebbene, mi duole dirlo, sia riuscito a farlo solamente fuori dall'Italia e distante da una madre che non voleva accettarlo. A lei va il mio più sincero ed affettuoso saluto, nella speranza che la sua splendida opera possa continuare a fare del bene, in contrasto con l'intolleranza e l'ostilità. La ringrazio solo per l'attenzione dedicata alla lettura dell'e-mail.
Con grande affetto le ho scritto,
L.



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UNA LETTERA E UNA RISPOSTA

Carissima amica di Helsinki,
scusami per l'enorme ritardo con cui ti rispondo. La tua lettera mi ha dato tanta gioia perchè possiamo gettare ponti di amicizia e di solidarietà anche a migliaia di chilometri. Mi sento in totale sintonia con te e auguro ogni bene al vostro amore. Hai trovato la tua strada, quella che rasserena il tuo cuore. Sono tanti i sentieri dell'onestà , dell'amore, del senso della vita. Ho rispetto per ogni percorso e per ogni persona che cerca amore e pace.
Nel mio piccolo ed impegnativo lavoro di ogni giorno mi sono sempre più innamorato della persona di Gesù che per me è il cartello indicatore verso Dio e verso la felicità. La fede è altro dalla chiesa- potere.
E' bello poter mettere insieme i nostri pensieri e le nostre esperienze. Ti penso lassù a Helsinki in un paesaggio così diverso, ma ovunque possiamo lottare perchè crescano la giustizia e i diritti. Qui in Italia abbiamo la disgrazia di ospitare ll vaticano, una potenza reazionaria, alleata del governo razzista di Berlusconi.
                                                            Un forte abbraccio a te e al tuo amore
                                                                                                                                      don Franco Barbero